Negli ultimi dieci giorni si è fatto un gran parlare nel mondo del baseball di ‘tesseramenti e di giocatori provenienti dall’estero.
Ad aprire le danze è stata la Gb Modena, con un esposto circa la posizione del giocatore Juan Lopez.
Di primo acchito, francamente, anch’io avevo pensato che la società emiliana non avesse forse tutti i torti, prima di sapere com’erano andate esattamente le cose.
Le idee me le ha chiarite direttamente il presidente della FIBS, Riccardo Fraccari. Per lui ‘L’attuale tesseramento di Lopez è perfettamente regolare. Il Bbc Grosseto non ha mai avuto tesserati contemporaneamente più di tre stranieri. Lopez non è mai stato tesserato prima di Meacham. Il primo visto richiesto non è mai stato ritirato e la società ne ha chiesto l’annullamento. E a richiesta ha precisato ‘è un visto che non va quindi contato.
‘Poi il Grosseto – ha detto sempre Fraccari – ha chiesto un nuovo visto, per poter far conseguire il permesso di soggiorno al giocatore, e lo ha quindi tesserato, quando ha chiuso il rapporto con Meacham.
Questo risolve il primo problema sollevato dalla società modenese, dove sosteneva che il tesseramento di Lopez ‘con le nuove normative emanate dal CONI ed applicate dalla FIBS ci pare in forte stridore, forse per una nostra cattiva interpretazione oppure per un regolamento applicato in maniera errata. La Gardenia ha usato fin qui quattro visti e un taglio.
Quanto al fatto ‘che il Grosseto, a differenza di tutte le altre società, ha avuto contemporaneamente in Italia quattro giocatori con visto di ingresso richiesto dalla stessa società, condizione altamente non conforme con il regolamento emanato dal Consiglio Federale, mi sono riletto le norme sull’attività 2003. E’ un casino, almeno per chi fa sport sostanzialmente per divertirsi. Ci vuole un avvocato per cartellinare uno straniero. Ma di un divieto di questo tipo non ho trovato traccia. Una squadra può chiedere contemporaneamente tutti i visti che vuole, del suo decimo dei 50 totali (numero fissato in base alla Bossi-Fini) a disposizione della serie A1.
Pensavo che le mie fatiche fossero finite. Manco per idea!
Atto secondo. L’Italeri Bologna sostituisce Maeda con Heredia. E si comincia a sostenere che anche questo tesseramento non sia regolare. Il presidente della Fortitudo Baseball, Stefano Michelini, interpellato, afferma: ‘noi abbiamo fatto tutto così come dice la Federazione. E qui sta il punto.
Le cose vanno fatte come dice, o come scrive la Federazione?
Alla società bolognese avrebbe fatto tutto secondo i canoni fissati mancava la richiesta del permesso di soggiorno, che non le è stato possibile presentare perchè in Questura a Bologna per tali pratiche ci si va, da qualche giorno, solo su appuntamento. L’Italeri sostiene che dall’ufficio tesseramento le hanno detto di produrre un’autocertificazione in tal senso, a cui la mattina della partita con la Gardenia Grosseto avrebbe fatto seguire l’invio a Roma della ricevuta della presentazione della domanda di permesso di soggiorno.
Una situazione indubbiamente irregolare, stando a quel che è ‘scritto.
Però leggendo il malloppo sugli stranieri a cui accennavo prima, ho trovato che intanto, bello e sottolineato, c’è anche scritto che tutte le documentazioni vanno inoltrate a mezzo raccomanda AR e che ai fini del rispetto dei termini fa fede la data del timbro postale, mentre si dice che in federazione sia accettato l’uso del fax. C’è scritto pure in verità con una collocazione alquanto sibillina e suscettibile magari delle più disparate interpretazioni che il tesseramento degli stranieri è possibile fino al 30 giugno e con raccomandata AR spedita 15 giorni prima della gara in cui si intende utilizzare l’atleta.
Ma soprattutto c’è scritto, e pure in grassetto, che ‘le Federazioni sportive nazionali non dovranno procedere al tesseramento degli sportivi stranieri privi del permesso di soggiorno. E viene presa, per prassi, come buona invece la semplice presentazione della domanda. Ma quanti sono allora, e quanti sono stati, i giocatori stranieri veramente in regola?
Perchè ho cercato dappertutto, ma non ho trovato che questo precetto sia stato legalmente cambiato, anche dopo la richiesta delle società alla riunione di Firenze.
E, tanto per non farci mancar nulla, dal momento che ci siamo, aggiungiamoci un possibile terzo atto alla piece, prima che scoppi un altro ‘caso.
L’Italeri ha fra i propri tesserati Cerbone, che attualmente sta giocando negli Stati Uniti. Fino al 2002 c’era una norma, riportata nella Circolare Attività Agonistica Federale (come art. 31.12 del nuovo Regolamento Organico, in fase di ristampa) che vietava l’utilizzo di giocatori italiani che avessero giocato in campionati esteri dopo il 31 maggio. Da quest’anno la CAAF non c’è più. Il presidente Fraccari in proposito mi ha detto che la norma ‘non esiste più. Ma allora tutto il cosiddetto nuovo Regolamento Organico non è più in vigore, ed è legge a tutti gli effetti l’ultima edizione in possesso delle società, ovvero quella del 1995? Non credo che, se dovesse tornare Cerbone, gli altri club di A1 sarebbero molto d’accordo.
Il seguito alla prossima puntata.
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