Altra vittoria per gli azzurrini di Holmberg. Ancora una volta, maturata dopo un match difficile, che ha visto opposta all'Italia una Germania solida e determinata, capace di scappare via 4-1 nella prima ripresa, ma poi costretta ad inchinarsi al possente ritorno dei nostri.
Il pomeriggio degli azzurri in Olanda non comincia certo sotto i migliori auspici. Il match deve iniziare con quasi un'ora di ritardo perchè il pullman che dovrebbe trasportare l'Italia non si fa vedere all'albergo, e la squadra deve raggiungere il campo con mezzi di fortuna. A vedere i primi lanci, però, sembra che le cose debbano andare decisamente bene: come già successo una volta nella gara d'esordio, i ragazzi di Holmberg si costruiscono un punto nel primo inning, con Santolupo che arriva su errore, ruba la seconda e entra sulla volata di sacrificio di De Simoni.
Fa 1-0, ma il vantaggio azzurro non dura, anzi: sembra una fotocopia di lunedì, con Modica nel ruolo del pitcher impreciso che ieri era toccato a Maestri, solo che per il lanciatore nettunese i guai cominciano già alla prima ripresa. Dopo una base-ball e una valida, prima Hounis, e poi Hartkoff, pescano il jolly trovando due battute che finiscono una alle spalle del prima base Pandolfi, e l'altra subito dietro alla seconda; il punteggio diventa 4-1, e la gara per i nostri si trasforma in una difficile salita.
Che la fortuna, almeno per ora, non sia dalla parte degli azzurri, ce lo conferma il secondo inning. La forte rimbalzante di Albanese finisce proprio addosso al pitcher Gessmann, poi con Benvenuti in base la violenta linea di Scalera termina nel guanto dell'interbase Von Mosch, per il doppio gioco che chiude la ripresa. Dall'altra parte, Modica dà segni di ripresa. Al secondo infila due k, poi si salva con una rimbalzante dopo che Scalera e Benvenuti non difendono al meglio su due giocate comunque molto difficili.
Il terzo inning vede l'inizio della rimonta azzurra: Modica va in base per ball, Castagno arriva per errore difensivo, ma Santolupo fallisce il bunt di sacrificio, e la Germania effettua l'out in terza. Per fortuna c'è De Simoni, che dopo l'out produttivo di Fuzzi porta a casa due punti d'oro con un singolo tirato fuori in un momento veramente chiave. L'inerzia della gara cambia: da una parte Modica comincia a chiudere la porta ai tedeschi, dall'altra l'attacco azzurro si risveglia.
Al quarto Scalera colpisce una legnata che vale un triplo, poi approfitta del lancio pazzo di Gessmann per segnare il punto del pareggio. A fermare gli azzurri non sono neanche un paio di decisioni anomale dell'arbitro di casa, che per due volte chiama l'out sui nostri battitori per aver colpito la palla fuori dal box, e una ripresa più tardi arriva il pareggio: la potenza del gigante Pandolfi esplode in un gran doppio, e uno dei tanti pasticci della difesa tedesca, con palla mancata e tiro sbagliato in terza, favorisce il suo arrivo a casa.
Al quinto si fa notare Albanese, che coglie rubando Von Mosch, arrivato in base per ball. Al sesto a Castagno viene rubata una valida dall'ottima giocata dello stesso Von Mosch, e il giocatore del Sanremo si infortuna alla gamba nell'arrivo in prima, ma non dovrebbe essere nulla di serio. Al settimo inning, il punto del 6-4 porta la firma di Fuzzi, che dalla seconda base, sulla battuta interna di Albanese, sprinta verso casa provocando l'errore della difesa tedesca, con il prima base che corre verso il piatto e manca il tiro di ritorno per la chiusura del doppio gioco.
La gara del partente Gessmann, giocatore interessante e autore nonostante tutto di un'ottima prova, finisce all'ottavo, ma anche con Walter sul monte l'attacco azzurro non si ferma. Ugolotti va in base per ball, poi la valida di Fuzzi e ancora un errore degli interni portano sul tabellone altri due punti. Modica raggiunge la quota prevista di 100 lanci, e abbandona alla fine del settimo.
Al suo posto c'è Rodà, che però colpisce Gronever e concede un singolo a Glaser. Holmberg decide allora di inserire il closer italo-argentino Schiavoni, a cui basta un lancio per chiudere la ripresa. Al nono torna sul monte il giovane pitcher del Codogno, che insiste con la palla veloce, apparentemente imbattibile dai tedeschi fino al profondo singolo di Schonlau, ma è un fuoco di paglia.
Finisce 8-5, e per gli azzurri è un successo importante per creare unità di squadra e dare coraggio. Non solo: ora il primo posto nel girone è praticamente assicurato, e la gara di mercoledì contro la Francia (L'Aja, ore 19), diventa poco più che una formalità.
ITALIA: 102.110.120=8 (7 h, 1 e)
GERMANIA: 400.000.001=5 (6 h, 5 e)
ITALIA: Santolupo EC 0/5, Fuzzi 2B 2/5, De Simoni ES 1/4, Pandolfi 1B 1/4, Albanese RIC 0/4, Benvenuti 3B 2/5, Scalera INT 1/3, Modica LAN 0/1 (Ugolotti), Castagno ED 0/3 (Amato). (All. Holmberg).
Germania: Bischoff ED, Von Mosch INT, Gronauer EC, Bassell RIC, Glaser 3B, Younis 1B, Hartkopf 2B, Demant (Schonlau), ES, Gessmann LAN (Walter).
Lanciatori:
Modica (v): 7 rl, 4 p, 4 pgl, 5 bv, 4 k, 4 bb
Rodà: 0.2 rl, 1p, 1 pgl, 1 bv, 0 k, 0 bb
Schiavone: 1.1 rl, 0 p, 0 pgl, 1 bv, 2 k, 0 bb
Gessmann (p)
Walter
NOTE: Triplo di Scalera, doppio di Pandolfi.
Per maggiori informazioni sulle statistiche, le classifiche e i risultati vi rimandiamo al nostro speciale sugli Europei
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