Fin qui è stato fatto quello che si doveva fare, ora viene il difficile. Gli azzurrini di Bill Holmberg si sono guadagnati la finale dei campionati Europei juniores battendo la Spagna con il punteggio di 9-0, e ottenendo anche la qualificazione per i Mondiali di categoria del prossimo anno. Una vittoria netta, conquistata dai nostri con il loro stile di gioco tipico: ottima difesa (solo un errore), e solidità sul monte. Per la verità, la prova del partente Matteo Modica è stata anche più che solida, visto che il nostro pitcher ha tirato con grande precisione (solo una base-ball concessa) e notevole controllo della partita.
L'attacco è andato un po' meglio del solito ma, si sa, non stiamo parlando di una squadra ricca di forti battitori; il momento del break decisivo, avvenuto nel terzo inning, è stato caratterizzato infatti da una serie di giocate aggressive sulle basi, che da una parte hanno permesso ai nostri di prendere coraggio, e dall'altra hanno annichilito le difese della Spagna, incapace poi di tornare in partita e di colpire con efficacia i lanci di Modica.
Eppure, anche se per due sole riprese, un po' tutti abbiamo temuto che sarebbe stata una gara più impegnativa del previsto. Mentre da Capelle arrivavano informazioni del dominio olandese sui tedeschi, i nostri arrancavano un po' all'inizio, con Benvenuti che non arrivava su una rimbalzante nel primo inning, e l'attacco impacciato nel colpire i lanci del partente spagnolo Vazquez.
Poi, al secondo, erano i nostri avversari ad andare vicino alla segnatura. Con due out Diaz veniva colpito, poi, sulla battuta di Sancho, Benvenuti (migliore in battuta, due valide tra cui un doppio) sparava in esterno destro l'assistenza in seconda, ma per fortuna a metterci una pezza ci pensava Schiavoni con una fucilata a casa per l'out al piatto di Diaz.
Anche i nostri ci provavano al secondo attacco, ma con risultato simile. Benvenuti, dopo essere stato colpito, provava a segnare dalla seconda sulla rimbalzante di Scalera, ma l'interbase Sancho non si faceva cogliere impreparato, e anche il nostro corridore veniva chiamato out al piatto.
Era comunque un presagio di sventura per gli spagnoli, visto che al terzo la gara prendeva un binario decisamente favorevole ai nostri. L'inning si apriva e chiudeva con due strikeout subiti da Modica; nel mezzo, l'aggressività degli azzurrini sulle basi si faceva notare subito, con Santolupo, in base per ball, che rubava la seconda e prendeva la terza su assistenza errata del catcher. De Simoni faceva contatto e l'esterno dell'Anzio riusciva a battere il tiro del prima base, per l'1-0. Poi toccava a Fuzzi, che batteva valido, veniva spinto avanti da Albanese e entrava a casa sull'assistenza sbagliata del seconda base Gonzales, in occasione di un tentativo di rubata, un altro punto creato dall'aggressività azzurra. Il doppio di Benvenuti, con palla mancata di poco dall'esterno sinistro Espanol, portava lo score sul 3-0, e con due uomini in base la valida di Scalera spezzava le reni ai nostri avversari, che si trovavano già in svantaggio 0-5.
La rimonta, da ardua, è diventata impossibile vista la particolare giornata di grazia di Modica. Nel quarto e quinto inning erano solo sei i battitori affrontati, grazie anche ad una gran presa in corsa di Schiavoni in esterno, poi sia al sesto che al settimo arrivava una valida, ma erano solo fuochi di paglia.
Dall'altra parte, gli azzurrini allungavano al quarto, con la valida di Fuzzi che portava a casa Santolupo. Al quinto un incidente di percorso, con Schiavoni colto tra la terza e casa base, ma al sesto si riprendeva a segnare con De Simoni, spinto a casa dalla battuta interna di Albanese.
Al settimo Benvenuti e Schiavoni battevano subito valido, poi un errore e la battuta di Santolupo portavano lo score sul 9-0. Con la conclusione per manifesta ormai vicina, la battuta di Piraino con due uomini in base veniva presa grazie ad un bel salto dal seconda base Gonzales, e il pubblico, un po' infreddolito per la temperatura piuttosto bassa, era costretto a vedersi altre due riprese.
La partita di Modica finiva dopo 8 riprese, e al nono in pedana andava Poletti, designato come primo rilievo ma utilizzato per fortuna solo per l'ultimo inning. I suoi due k mandavano definitivamente a casa gli spagnoli, e portavano gli azzurri ad un passo dal secondo titolo continentale consecutivo.
Basterà contro l'Olanda una prestazione come quella della semifinale? Intanto, sul monte avremo il nostro lanciatore migliore, Alessandro Maestri, mentre gli olandesi il numero uno De Jong lo hanno usato nella semifinale vinta con la Germania. Di certo la prestazione della difesa non dovrà essere inferiore a quella vista fin qui, e l'attacco dovrà contribuire il più possibile. Finora l'Olanda ha macinato tutti gli avversari, ma in finale, davanti al proprio pubblico, gli “orange” potrebbero non essere immuni dalla pressione. Sperare è lecito.
ITALIA: De Simoni ES 1/5, Fuzzi 2B 2/4 (Piraino 0/1), Albanese RIC 1/5, Pandolfi 1B 0/2 (Attriti 0/2), Benvenuti 3B 2/4, Schiavoni ED 1/2, Scalera INT 2/4, Modica LAN 0/4 (Poletti), Santolupo EC 1/3
Spagna: Gonzales Eloy 2B, Sancho INT, Vazquez LAN, Balbao RIC, Gonzales Eric 1B, Jimenez 3B, Diaz ED, Sancho EC, Espanol ES
Spagna 000.000.000 = 0 (6 h, 4 e)
ITALIA 005.101.200 = 9 (10 h, 1 e)
Lanciatori Italia
Modica 8 rl 0 p 0 pg 6 bv 1 bb 7 k
Poletti 1 rl 0 p 0 pg 0 bv 0 bb 2 k
NOTE: Doppio di Benvenuti
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