Beppe Massellucci è un di quelle persone di cui non si può fare a meno.
Togliete Massellucci dalla storia del baseball italiano e scoprirete che “sotto” c'è un buco, ma che dico, una voragine.
Perchè Beppe ha fatto di tutto: e continua a produrre impulsi di qualità al punto tale che l'allenatore della nazionale P.O. sta girando in queste ore l'Italia per scoprire cosa c'è sotto la coperta, quella un po' corta, con la quale ci copriamo tutti i giorni.
Uscendo dall'iperbole, Massellucci-Diogene sta cercando i giovani, le correnti che portano al fiume della speranza, che alimentano l'idea di un baseball meno aggregato a certi numeri anagrafici che spaventano.
Ed in questa chiave sta masticando lo zoccolo duro, la serie B.
Domenica scorsa era ad esempio a Torino per il cosiddetto derby più verde del girone A, tra Juve 98 e Senago, ed il colore sta ad inticare la linea scelta dalle due società, che hanno aperto in modo palese alla gioventù.
Massellucci è arrivato con notes e documenti, ha cercato una, due, dieci posizioni per studiare i numerosi “corpi del reato” e per scoprire eventuali errori di impostazione. Ha scritto per ore e ad un certo punto legifererà.
Ma il concetto che emerge da questo raid nel cuore dei campionati “che non si vedono” è confortante: “In serie A2 la gioventù si conta sulla punta delle dita, in serie B sto invece verificando che alcune società hanno capito l'esigenza di rifondare la storia dando spazio alle forze giovani. In B ho ritrovato la speranza ed ho riscoperto dentro di me l'entusiasmo, perchè ci sono elementi che ci possono permettere di lavorare“
Nello specifico, Massellucci sta seguendo la classe '85 con una certa idea: “Sogno un concentramento per tanti. E mi auguro soprattutto che il presidente Fraccari sostenga questo progetto, mettendo a disposizione fondi per esperienze da qualche parte del mondo. Dico Florida oppure Cuba, due trasferte all'anno di venti giorni, giocando e giocando. Ed ottenendo immediata risposta: perchè il materiale c'è, non ha senso dimenticarlo“
Massellucci, capo carismatico della gioventù baseballistica italiana, si accinge a proporre alla stanza dei bottoni regole rescrittive per i lanciatori: “penso che varrebbe la pena di porre un limite di età per i pitcher nei campionati minori. Mandare un lanciatore, diciamo maturo, avanti negli anni, sul monte di lancio non risolve un granchè se non il problema della partita del giorno. Ma qui si tratta di costruire in modo profondo“
Ed in questa chiave diventa interessante il Torneo Civelli dell'11,12 e 13 settembre a Ronchi dei Legionari, con l'adesione di otto squadre juniores (16-18 anni), con nazionale e selezioni regionali.
Massellucci sarà lassù a fianco dei propri coach Costa e Bazzarini, è ovvio
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