Troppi debiti e troppe spese: così è annegata la “Arizona Mexico League”.
Per la verità, non sono sicuro che la Lega abbia mai iniziato a nuotare. Certo, ha mosso le braccia e le gambe, ma da qui a nuotare c'è una bella differenza.
Per uscire dalla metafora, nel dug out dei nostri Nogales Charros c'è sempre stata incertezza. L'incertezza riguardava i nostri stipendi, il pagamento dell'uso o della manutenzione del campo. Ci avevano dato le magliette, ma chissà chi le aveva pagate. I cappellini invece non sono mai arrivati: di questo siamo sicuri, nessuno li ha pagati.
Era dall'inizio della preparazione che si facevano scommesse su quanto questa lega sarebbe durata. Molti ritenevano che non saremmo nemmeno mai arrivati a giocare la nostra prima partita; anzi, la certezza che la gara di apertura della stagione non sarebbe stata cancellata si è avuta solo il giorno prima dell'avvio del campionato.
Potete certamente capirmi se vi dico che l'ambiente non era il migliore per giocare a baseball. In squadra avevamo molti giocatori completamente privi di entusiasmo e altri che compensavano con troppo entusiasmo falso.
Il momento più drammatico è stato quando qualcuno dell'amministrazione ci ha detto che non saremmo stati pagati. C'è stata una vera rivolta e alla fine sono spariti 2 frigoriferi e diverse casse di acqua minerale e coca cola.
Il giorno dopo i due frigoriferi erano tornati, assieme ad alcune delle bottiglie d'acqua e di coca. L'amministrazione aveva deciso di pagare metà di quanto dovuto.
Da adesso in poi, ognuno andrà per la sua strada. C'è chi non troverà di meglio che giocare a softball e bere birra e chi magari lo rivedremo in altre leghe.
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