Colavita, salvezza ormai ad un passo

Travolto per 10 a 0 il Firenze. Serata super per Sangilbert, 17 strike out

In una serata estremamente ventosa e nuvolosa, con costante minaccia di acquazzone, il Colavita passa in garauno contro il già retrocesso Firenze e mette un altro importante tassello per la salvezza, alla quale a questo punto manca solamente la matematica certezza.
Due riprese di studio e al terzo il Colavita ha la prima occasione per passare, quando una situazione di basi cariche e uno fuori non veniva sfruttata dall'attacco di casa. C'erano stati i singoli di Scorziello e Santolupo più l'errore dell'interbase, ma Franco e Tavarez non riuscivano a concretizzare. Appuntamento con il vantaggio rimandato alla ripresa successiva, con un eliminato triplo al centro di Sanna, colpito Imperiali e doppio di Lauri per il 2 a 0. Altri due punti al quinto, singolo di Santolupo, poi le altre valide di Tavarez, Casolari, Sanna e Imperiali fissano il parziale sul 4 a 0. Quanto bastava per mettere al sicuro risultato e vittoria.
Sangilbert infatti non ha problemi a controllare lo sterile attacco fiorentino, che privo di motivazioni non va oltre le tre valide rimanendo per ben 17 volte al piatto nelle nove riprese complete in cui il dominicano rimane sul monte, solo Romanzetti ne ha incassati quattro. I tirrenici al settimo incrementano ulteriormente, doppio di Franco, base a Tavarez e singolo a destra di Casolari. Sul 5 a 0 e uomini agli angoli terzo pasticcio della serata per difesa ospite, sulla rimbalzante corta di Sanna il terza base sbaglia di un buon paio di metri l'assistenza facendo entrare altre due segnature. Alla fine della ripresa i punti segnati dal Colavita nel settimo saranno ben sei. Al contrario delle condizioni atmosferiche, è stata buona serata per il Colavita, ogni giocatore del line up è riuscito a battere valido, e la salvezza ormai è veramente ad un passo.

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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