Quest’anno la Faliero Sarti Fiorentina Baseball voleva cercare di migliorare la posizione della scorsa stagione, ma alcuni problemi non le hanno permesso di raggiungere questo risultato, anzi, l’ultimo posto nella classifica 2003 è, per quanto dimostrato sul campo ultima in media battuta di squadra (224) e maggior numero di errori commessi (142), la giusta posizione in classifica.
La formazione base dello scorso anno vedeva Antigua, Osella, Ciacci Al., Vecoli, Martinez, Neri, Ciacci An., Pinto con Fiorentini designato e ad alternarsi con Antigua in una gara. Mentre la rotazione dei lanciatori vedeva Samboy, Ghesini e Parri.
Quest’anno, a inizio stagione avrebbe dovuto essere Perez, Osella, Romanzetti, Neri (Pinto), Nunez, Duimovich, Pinto (Neri), Banchelli con Sforza designato ad alternarsi con Osella in prima o con Perez dietro al piatto. La rotazione dei lanciatori sarebbe dovuta essere Samboy, Ghesini e Cossutta con Parri a svolgere funzione di chiusura.
Le prospettive di un miglioramento c’erano tutte considerando che, sulla carta, vi doveva essere un miglioramento soprattutto nel box con l’arrivo di Banchelli per Fiorentini; Duimovich per Andrea Ciacci; Nunez per Martinez; Romanzetti per Alessandro Ciacci e che Sforza, insieme a Perez potevano dare la stessa media battuta di Antigua e Vecoli anche se meno intensa come slugger. Molte quindi le novità previste in casa Faliero Sarti.
Le maggiori speranze ad inizio stagione erano puntate sul ritorno di Javier Samboy che la scorsa stagione aveva vinto 10 incontri al venerdì sera. Al suo fianco la dirigenza, anche su sua indicazione, aveva deciso di fare a meno di Nilson Antigua, passato all’Italeri Bologna, e di Sandis Martinez, puntando su altri due domenicani come il giovane ricevitore Randy Perez ed un interno di buona fama come Sergio Nunez. Dopo pochi allenamenti, però Perez, preso dalla nostalgia e dal freddo, decide di voler tornare a casa e la Faliero Sarti prende al suo posto, dopo il primo fine settimana, Emison Soto, leader dei fuoricampisti della stagione passata, molto più simile ad Antigua che a Perez. Nel frattempo anche Nunez lamenta un dolore ad una gamba e viene spostato nel suo ruolo più abituale di seconda base lasciando l’interbase a Romanzetti. Dopo quattro giornate Samboy, apparso dolorante al braccio, lascia comunque la Faliero Sarti per accettare un contratto, ben più cospicuo con una formazione di Taiwan dove fallirà anche li. La situazione in casa fiorentina è abbastanza drammatica anche perché poi anche Soto decide di accettare un ingaggio in America. La Faliero Sarti si trova quindi costretta a far venire a Firenze Rudy Escano, libero da contratti, ed a giocare alcune gare con un solo straniero in campo. La dirigenza fiorentina rinuncia, rimanando coerente con le sue scelte, alla possibilità di prendere ‘italiani residenti all’estero se non di certissima provenienza e quindi non avendo il tempo di fare i giusti accertamenti, scende in campo con i propri giocatori. Mentre di Cossutta se ne sente ancora solo parlare e Sforza deve fare gli straordinari dietro al piatto con Gentilini inserito come designato.
Finalmente arriva anche Cossutta che dopo un paio di buone prove come closer, dimostra però di non essere al cento per cento e spesso nei momenti topici lascia la pedana ai compagni innervosendo tutto l’ambiente. Torna anche Soto, ma si infortuna subito ad una caviglia e quindi, visto il loro rendimento (Cossutta Era 6.71 e Soto 177 Mb con un solo fuoricampo) e la situazione di classifica, la Faliero Sarti decide di disdire gli accordi con i due giocatori quattro settimane prima della fine del campionato, quando ormai solo un miracolo avrebbe potuto salvare la squadra dalla retrocessione.
In questa stagione sono pochi i giocatori da salvare. Sicuramente Ghesini e Parri che si sono sobbarcati molti più lanci del dovuto, dati i molti errori della difesa fiorentina; Sforza che ha dato il suo apporto dietro al piatto e nel box con una costanza abbastanza continua, migliorando anche la propria prestazione in confronto a quella dello scorso anno a Rimini; Banchelli che al suo debutto in A1 non ha deluso nel box; Pinto che pur svolgendo il servizio militare è risultato il miglior battitore italiano della squadra migliorando la propria media battuta anche se con meno potenza come slugger e Nunez che sia in difesa, in attacco e sotto l’aspetto caratteriale è apparso molto meglio di Martinez e che senza il suo infortunio, che lo ha debilitato, avrebbe sicuramente fornito una prestazione ancora migliore del suo dodicesimo posto nella media battuta del campionato.
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