Italeri Bologna sul ‘due a zero, ma poteva essere ‘uno a uno e nessuno avrebbe avuto di che scandalizzarsi. La Gb Ricambi Modena ha dimostrato anche in gara-due di valere fino in fondo il ruolo di finalista, accettando di perdere solo al secondo supplementare, mettendo a disposizione lei il vero eroe della partita, Lucena, sul monte, per dieci riprese e 180 lanci, in pratica due partite formato standard! Un Lucena che quando è stato rilevato è stato salutato con un lunghissimo applauso da tutto il pubblico del ‘Gianni Falchi.
Paglioli infatti ha mescolato le carte, non presentando Toriaco in pedana come partente, e la mossa è stata veramente a un passo dal risultare vincente. Il pitcher della Gb Ricambi infatti per cinque riprese ha letteralmente relegato al ruolo di comparsa l’attacco bolognese, dopo un primo inning chiuso con uno strikeout a basi piene, dopo aver concesso tre basi balla a Rigoli, Liverziani e Lele Frignani (con la prima base libera però le ultime due).
Modena così ha potuto spezzare lei lo 0 a 0 al 3°, con un singolo di Skinnon e un doppio di Munoz, potendo avere di che recriminare, su un Rosado in seconda da lead off al 4° ed eliminato in ballerina fra terza e casa su battuta di Laffi. Dominando fino a metà sesto. Solo che con la sua seconda valida l’Italeri è andata sul 3 a 1 a favore, trovando un fuoricampo di Antigua quando aveva due corridori sulle basi. Lucena in ogni caso ha continuato come se niente fosse, contando alla fine della sua partita, dopo dieci riprese, nove eliminazioni al piatto. E consentendo ai compagni prima di portarsi sul 2 a 3, quindi di pareggiare all’8° con un solo-homer di Garcia Bellizzi, settima valida complessiva dei gialloblù, contro le tre della squadra di casa a fine nono.
La battuta punto del 3 a 3, su un Milano appena entrato per Cretis, è stato il canto del cigno per l’ordine di battuta della Gb, che non è più riuscito a superare il diamante e ha visto sette il rileivo dell’Italeri collezionare sette ‘kappa su 12 uomini affrontati. E Lucena prima o poi doveva scendere. Infatti quando Paglioli ha dovuto ricorrere al cambio con Orta, per la Fortitudo è stato immediatamente 4 a 3, con tre battitori in base senza ‘out e valida vincente di Dallospedale
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