Scudetto Italeri. Sesto per lei, primo nell’epoca dei playoff. Come da pronostico.
Troppo-Fortitudo, come dicono nel forum. Anche se la Gb Ricambi ha venduto la pelle molto più cara di quanto i più (per non dire tutti) avessero previsto. Non solo guardando complessivamente le cinque partite delle Sport Week Series, ma anche nella decisiva gara-cinque di ieri sera, i tutti tre gli incontri al ‘Torri, dopo le prime due partite a Bologna.
I modenesi alla fine hanno scontato due cose, entrambe ampiamente conosciute.
Il minor numero di lanciatori, e di rilievi in particolare, come prima cosa. Avessero potuto giocarsi Lucena come primo cambio e allo stesso tempo possibile quarto partente, le cose forse potevano andare in un altro modo. Ma, come diceva Paglioli mercoledì notte, ‘con i se e con i ma…
Certo è che l’infortunio a Nava contro la Telemarket ha pesato in modo abnorme sul bilancio della Gb Ricambi.. E non poteva che essere così. Cioè che i vincenti di due delle quattro sfide fossero i rilievi petroniani (Corradini e Milano) e che comunque a Modena decisivi risultassero i rilievi ancora di Milano ieri e, in definitiva anche quello di Betto (che tale è a tutti gli effetti), al posto di un Cerbone che ha dovuto dare forfait a pochi minuti dal primo lancio, nel match poi perso da Corradini lunedì.
Vera e propria corsa ad handicap i gialloblù però è stato un line-up che ha battuto in finale a 412 come media complessiva con i suoi primi quattro uomini standard (Munoz, Garcia Bellizzi, Rosado, e Canate)… e a 159 con il resto della squadra! Assolutamente impensabile di far di più di quel che han fatto i modenesi in una situazione di tal genere. Dobbiamo dar atto alla Gb di aver cercato di impedirci di scrivere questo, spostando il gara-cinque Skinnon (3 su 15 nei primi quattro incontri) al secondo posto dell’ordine di battuta. Non una gran bella mossa, dal momento che poi il seconda base della Gb Ricambi ha finito col chiudere a 150 nella serie decisiva.
L’Italeri ha sfruttato la situazione, riuscendo a chiudere senza tornare a Bologna. Anche lei con quattro mazze oltre il 400 (Antigua, votato MVP delle finali, Dallospedale e Liverziani, ma anche con Solano, Rigoli, Lele Frignani sopra ai 300, e Sheldon e Dall’Olio poco sotto.
Infatti è stato perfino difficile trovare il nome dell’ MVP da votare nell’Italeri. Proprio perchè a vincere è stata la squadra. E Mazzotti, dopo lo scudetto con Rimini nel 1999, ha messo la mela in bocca a chi lo definiva un allenatore perdente.
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