Il Giappone è di un altro pianeta

L'Italia cede (10-3) nell'ultima amichevole, ma Di Pace (homer) e Chiarini (2 doppi) fanno sorridere Faraone

L'ultima partita di preparazione al Mondiale è stata la più dura per l'Italia, che è stata battuta dal Giappone 10-3. Senza pretendere di mettere in discussione la netta superiorità nipponica, va detto che gli azzurri hanno offerto comunque segnali che inducono all'ottimismo.
L'attacco, ad esempio, ha prodotto 3 punti contro i lanciatori giapponesi. Non sarà molto, ma è sempre un punto in più di quanto ha fatto Cuba (sconfitta 9-2, con conseguenti bollettini listati a lutto da parte della TV locale).
A mettersi in luce sono stati i soliti Rosado (doppio) e Di Pace (fuoricampo a sinistra), veri trascinatori del line up italiano. Questa volta però li hanno seguiti Chiarini (2 su 3 con 2 doppi) e Imperiali (che ha spinto a casa il terzo punto).
I punti italiani sono arrivati contro Doi e Tanimura, il terzo e quarto lanciatore impiegati in pedana dal Giappone. Per dovere di cronaca, segnaliamo che contro il numero uno nipponico Sato la musica era stata ben diversa. Su 10 battitori affrontati in 3 riprese, il pitcher del Sol Levante aveva ottenuto infatti 9 out (7 al piatto con la micidiale 'split finger') e concesso appena una base ball.

La prova di Sato la dice lunga sul livello del Giappone, che pure è una formazione fatta da giocatori semi professionisti, quasi tutti esordienti in nazionale e con un solo atleta (il terzo in battuta Yoshida) con esperienza di Grande Lega.
Soprattutto in attacco i nipponici hanno impressionato, mostrando un line up compatto e praticamente privo di punti deboli, con battitori molto a loro agio sulle palle ad effetto.
Ad aiutarli indubbiamente è stato anche un pomeriggio non brillantissimo di William Lucena. Il partente azzurro è andato in difficoltà da subito, a causa dello scarso controllo. Pur colpendo 2 avversari, è uscito dalla prima ripresa senza subire punti. Ha poi concesso 3 valide in fila alla parte bassa del line up per il punto del vantaggio giapponese al secondo ed è definitivamente andato sotto al terzo. Base al prima base Saico, doppio del designato Takehara, base all'esterno sinistro Yoshiura e fuoricampo del ricevitore Yasuda per il 5-0.

Il Giappone ha poi allungato con 3 doppi consecutivi su Colaceci, primo rilievo italiano, e fissato il punteggio grazie ad un triplo e 2 singoli su Sandy Patrone, che è stato comunque il migliore dei lanciatori italiani (4 riprese, 3 valide e 1 strike out).

“Considerato che squadra avevamo contro” ha detto il preparatore dei battitori azzurri Antonio Munoz “Aver segnato 3 punti è quasi una vittoria. Sono convinto che stiamo arrivando alla miglior condizione”.

L'Italia ha ora in programma una seduta di rifinitura sabato mattina prima di affrontare lunedì sera la Russia nel debutto Mondiale.


ITALIA: EC Pantaleoni, 1B Bischeri, ES Rosado, DH Di Pace, ED Chiarini, 2B Imperiali, INT La Fera (Sanna, Sgnaolin), RIC Malagoli (Mazzanti, Parisi), 3B Schiavetti; LAN Lucena (Colaceci, Patrone)
GIAPPONE: 2B Kusano (Shimizu), EC Takamatsu, ED Yoshida, 1B Saiko (Iwamoto), DH Takehara, ES Yoshiura, RIC Yasuda (Matsuhita), 3B Shinomyka, INT Ito; LAN Sato (Goto, Doi, Tanimura).

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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