Di più non si poteva proprio fare. Cuba non ha dato possibilità all'Italia, giocandosi 2 dei migliori lanciatori che ha e il suo attacco ha risolto le cose di forza con ben 4 fuoricampo, arrivati in ogni momento di debolezza dei nostri pitcher. La nota positiva è che l'Italia è viva e può guardare con qualche ottimismo alle 2 gare che mancano per chiudere il Mondiale.
Per la “sfida impossibile” con Cuba Faraone dà la palla del partente a Willy Lucena. I Campioni del Mondo rispondono con Orudel Romero. In uno stadio “Latinoamericano” piuttosto vuoto, spicca una 'claque' venezuelana pro Cuba (“Cuba y Venezuela una sola bandera”), che si becca con un gruppetto di turisti italiani, arrivati a sostenere a gran voce gli azzurri.
L'Italia inizia con 2 valide in 2 inning, ma non concretizza anche perchè un 'bunt' di Rovinelli (poi al piatto) e un 'line drive' di La Fera (che poi batte in doppio gioco) finiscono in foul di centimetri.
Lucena viene colpito in valido da Paret, primo battitore di Cuba, ma lancia successivamente da dominatore le prime 3 riprese. Nella seconda infila addirittura 3 strike out.
Cuba passa al quarto. Kendry Morales apre con una valida e Cepeda lo segue con un potente fuoricampo a destra. Il “Latino americano” esplode. Lucena comunque non si scompone e chiude la ripresa senza concedere altro.
Romero usa molto i lanci lenti, che si rivelano particolarmente efficaci. Sulla dritta, al contrario, viene colpito duro. Gli azzurri non hanno però troppa fortuna: una bastonata di Rovinelli viene presa al volo in salto da Kendry Morales in prima.
Al quinto Paret ripete l'impresa di Cepeda e spara un fuoricampo a sinistra che vale il terzo punto cubano. La successiva valida a destra di Michel Enriquez convince Faraone che la partita di Lucena è finita e in pedana per gli azzurri sale Riccardo De Santis. Il nuovo venuto parte male; la sua dritta interna viene infatti parcheggiata da Gourriel a 130 metri da casa base per un altro fuoricampo, che porta il parziale sul 5-0.
Una volta in vantaggio, il manager cubano Higino Velez decide di giocare in sicurezza e rileva Romero con il suo numero uno Norge Vera.
Contro la superstar di casa l'attacco azzurro riesce solo a toccare, ma non a dare continuità all'azione.
I cubani da parte loro giocano molto aggressivi, senza regalare niente. Al settimo aggiungono un punto con Michel Enriquez, che batte un valido interno, prosegue in seconda su errore di tiro di Imperiali e segna sulle successive battute in diamante di Gourriel e Morales.
Urrutia apre l'ottavo attacco cubano con un fuoricampo a basi vuote, il quarto della serata, che vale il settimo punto dei caraibici.
Giusto per non lasciare nessuna possibilità agli azzurri, Cuba inizia la nona ripresa con in pedana il 'closer' Pedro Lazo. E dove non arriva la dritta a 95 miglia all'ora del gigante nero, ci pensa Michel Enriquez, che ruba letteralmente una valida a Pantaleoni. Chiarini prolunga la partita con la sua seconda valida della serata, ma Lazo chiude mettendo al piatto Di Pace.
ITALIA 0 0 0 0 0 0 0 0 = 0
CUBA 0 0 0 2 3 0 1 1 r = 7
note: battute valide Italia 5, Cuba 12; errori Italia 2, Cuba 0
Fuoricampo: Cepeda (4°, 2p.), Paret (5°, 1p.), Gourriel (5°, 2p.), Urrutia (8°, 1p.)
ITALIA: EC Pantaleoni, 2B Imperiali (Sgnaolin), ED Chiarini, DH Di Pace, ES Rosado (Sanna), 1B Rovinelli, INT La Fera, RIC Malagoli, 3B Schiavetti; LAN Lucena (De Santis)
CUBA INT Paret, 3B M. Enriquez, 2B Y. Gourriel, 1B K. Morales, ES Cepeda, EC Videaux, ED Urrutia, RIC Pestano (Machado), DH D. Castro; LAN O. Romero (Vera, Lazo)
LANCIATORI: Lucena (p.) rl 4.1, so 5, bb 1, bv 5, pg 4; De Santis rl 3.2, so 0, bb 1, bv 7, pg 2; O. Romero (v.) rl 5, so 6, bb 0, bv 2, pg 0; Vera rl 3, so 4, bb 0, bv 2, pg 0; Lazo rl 1, so 2, bb 0, bv 1, pg 0
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