Il Canada vince la gara più lunga

Battuto Portorico (8-5) alla fine di una partita iniziata alle 15 e finita alle 22 dopo 2 interruzioni per pioggia

Quando Canada e Portorico sono scese in campo alle 15 non si aspettavano certo di passare sul terreno dello stadio “Nacional” di Panama City ben 7 ore.
La prima interruzione per piggia è arrivata quando non era stato nemmeno completato il primo attacco del Portorico. La seconda dopo che l'undicesimo attacco del Canada sembrava aver chiuso i conti.

La gara è stata comunque altamente spettacolare e ha messo di fronte due diversi modi di intendere questo gioco.
Il manager di Portorico Sandy Alomar ama forzare e rischiare, il canadese Whitt si affida alla potenza dei suoi professionisti. Entrambi hanno avuto in qualche modo ragione, se si pensa che dopo 9 riprese il punteggio era sul 5-5.
Il Canada era in effetti andato a segno solo con i fuoricampo. Due del talento dei Twins Justin Murneau (al quarto e al sesto), uno del catcher dei Devil Rays La Forest (al sesto), uno dell'esterno sinistro Guiel.
Dopo aver sofferto contro le bombe del partente Olivares, il Canada ha preso il sopravvento sui rilievi, ad iniziare dall'ex Major League Rodriguez, battezzato con 2 homer appena entrato.

Portorico ha condotto la gara per la prima metà e l'ha riacciuffata al sesto grazie ad un fuoricampo di Rios e ad una valida di Bocachica, che ha punito l'errore del seconda base canadese Clapp, l'unico della serata.

La gara si è decisa all'undicesimo. Contro il rilievo Perez, il terza base nordamericano Betts ha aperto con l'ennesimo homer. Ware ha seguito con un singolo e Guiel ha colpito con un doppio. L'altro doppio di Nicloson è valso il 7-5 e un balk ha permesso ai canadesi di segnare l'ottavo punto.
Il lanciatore vincente del Canada è il rilievo di Grande Lega Chris Mears (Detroit Tigers).

La pioggia ha ovviamente ostacolato in generale la giornata. Due partite sono state rinviate a lunedì, che era giorno di riposo: Cuba-Messico (si gioca alle 14) e Panama-Brasile (ore 20).

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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