Documenti falsi, maggiori particolari sulla vicenda

Bagialemani e Franco Trinci accusati in merito al loro ruolo di dipendenti comunali. Indagati anche otto tra funzionari ed impiegati dei due comuni

Sono tuttora in stato di fermo, a seguito dell’ordine partito dalla sezione Criminalità Straniera, l’attuale manager della Danesi Nettuno, Ruggero Bagialemani, e il dirigente dell’Anzio Baseball, Franco Trinci. La svolta c’è stata questa mattina, mentre nel pomeriggio è stato diramato il primo dispaccio Ansa che ha colto di sorpresa tutti, come un fulmine a ciel sereno.
L’inchiesta era partita lo scorso mese di maggio, ed aveva coinvolto diverse società sportive del Lazio. Bagialemani, che era appena tornato da un viaggio a Cuba, è stato raggiunto dalla squadra mobile direttamente nel suo posto di lavoro. L’accusa, per lui e per Franco Trinci, è in merito al loro ruolo di dipendenti comunali, e sono accusati di falso in atto pubblico, frode sportiva e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In particolare, sempre secondo l’accusa formulatagli, avrebbero indotto impiegati e funzionari dei comuni di Anzio e Nettuno a produrre atti falsi in merito al tesseramento di alcuni giocatori che si sono avvicendati negli ultimi anni nelle società tirreniche. Si sono fatti i nomi (per l’Anzio) di Bonaventura, Josè Miguel Ventura, Marianucci, Piccola e Santiago, quest’ultimo al centro di un ‘caso”, e per il Nettuno di Lanfranco, Tomassi, Vigna e Carlos Patrone, gli ultimi due protagonisti di problemi di tesseramento anche con la nazionale. Ma potrebbe allungarsi ulteriormente questa lista. Ed insieme a Franco Trinci e Ruggero Bagialemani, sempre in merito alla vicenda, sono stati raggiunti da , e potrebbe estendersi anche ai comuni dai quali arriva la presunta origine dei giocatori sopracitati.
Lo stato di fermo, che consente ai due di ricevere telefonate e persone presso le loro abitazioni, in merito al loro ruolo di dipendenti comunali, non mancherà certo di avere ripercussioni sull’intero mondo del baseball italiano. Da quando è stata introdotta la figura del giocatore oriundo nel campionato italiano non sono mancati sospetti, accuse, e anche denunce vere e proprie. Tanto che non è da escludere che la stessa indagine si estenda al resto delle società di baseball italiane. Per il momento dalle due società c’è il più stretto riserbo sulla questione.

I due saranno ascoltati dal giudice nella giornata di venerdì.

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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