Confermati i domiciliari per Bagialemani e Franco Trinci

Il provvedimento è di natura cautelativa in attesa degli altri interrogatori

Gli interrogatori di questa mattina a Velletri hanno avuto come risultato tangibile la conferma del fermo domiciliare per Ruggero Bagialemani e Franco Trinci, rispettivamente allenatore del Nettuno e vicepresidente dell'Anzio, in merito al ruolo di dipendenti comunali. I due erano stati raggiunti dal provvedimento nella giornata di mercoledì, in merito all'inchiesta sui passaporti falsi condotta presso le società sportive del Lazio nella scorsa estate.

Si tratta, parlando di quello preso oggi, della conferma del provvedimento cautelare, al fine di evitare che i due maggiori indagati in questa vicenda possano inquinare le prove; infatti, insieme a Bagialemani e Franco Trinci sono indagati anche nove giocatori che in passato hanno militato nelle due squadre, cinque nell'Anzio e quattro nel Nettuno, ed otto, tra funzionari ed impiegati, dei comuni di Anzio e Nettuno. Proprio quest'ultimi saranno ascoltati nella giornata di martedì.

Il prossimo passo della vicenda potrebbe essere, a questo punto, il rilascio di Bagialemani e Franco Trinci su richiesta dei propri avvocati, o su provvedimento dello stesso GIP. Comunque non prima di martedì, il giorno in cui, dicevamo, ci saranno gli interrogatori delle otto persone che lavorano all'interno dei due comuni.

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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