In questo periodo morto per il baseball giocato delle Major League, abbiamo pensato di dare uno sguardo alla stagione passata con un occhio particolare, raccogliendo alcuni episodi curiosi e alcune statistiche singolari che non risparmiano nemmeno i giocatori più noti e neanche il manager della squadra campione del mondo.
Cominciamo dai lanciatori, due dei più forti nel 2003, peraltro: Roy Halladay e Russ Ortiz. Halladay ha guidato l'American League in vittorie ed è stato eletto miglior lanciatore della lega eppure il primo maggio nessuno doveva ritenerlo possibile dato che in tutto il mese di Aprile aveva vinto esattamente 0 partite. Ortiz invece ha anche lui guidato la National League in vittorie ma è anche il lanciatore che ha concesso più basi ball in assoluto. Un assurdo logico secondo le teorie statistiche più accreditate.
Di certo per entrambi ogni vittoria deve essere costata molta più fatica di quanta ne ha durata Ricardo Rincon che in una partita tra A's e Orioles si è vista assegnata la vittoria dallo scorer, effettuando uno solo dei 380 lanci totali della partita, durata peraltro 12 inning. Ancora meglio in questo campo Kyle Fansworth dei Cubs, che il 2 luglio contro i Phillies ha conquistato la vittoria con un solo lancio e senza neanche eliminare il battitore: l'eliminazione l'ha infatti ottenuta il suo catcher Paul Bako, fermando il tentativo di rubata di Bobby Abreu. Sempre per la serie massima efficienza con il minimo sforzo Oscar Villareal dei Rockies al suo primo lancio in Major League ha ottenuto uno strike out, dopo che era entrato a sostituire il compagno Bret Prinz, infortunato, che aveva già tirato 2 strike al battitore avversario.
Decisamente più difficile la vita per Jeff Austin dei Reds che il 23 maggio è diventato il primo lanciatore dal 1947 a scendere dal monte al primo inning di due partite consecutive, ottenendo il primo out all'undicesimo battitore affrontato. Cose che capitano anche ai migliori: Tom Glavine in tutta la sua sfolgorante carriera e le sue 282 partite come lanciatore partente dei Braves non aveva mai subito una sconfitta per 13 punti o più. Al suo debutto con i Mets, la squadra di New York ha perso 15-2.
Per fortuna qualche brutta figura ci pensa la pioggia a lavarla via: l'11 maggio Matt Clement dei Cubs e Brett Tomko dei Cadinals hanno concesso ben 20 punti complessivamente, ma la partita è stata rinviata per pioggia e quindi non ci sarà traccia di tutto questo negli annali.
D'altro canto un lanciatore anche in giornata positiva deve sempre stare attento: il 28 agosto Jeremi Gonzalez ha lanciato uno shotout contro gli A's ma è riuscito comunque a farsi espellere dopo aver criticato l'arbitro mentre rientrava nel dugout dopo l'ultimo out.
Passiamo ora ai battitori: annata straordinaria per Bill Mueller che non solo ha vinto il titolo per la miglior media battuta ma dopo non aver mai battuto un grande slam in 2999 apparizioni al box ne ha battuti due in due inning consecutivi battendo da entrambi i lati del piatto. L'impresa l'ha compiuta il 29 luglio contro i Rangers che ovviamente in quasi quattro mesi di campionato non avevano ancora concesso nemmeno un Grande Slam.
Il rookie dei Reds Ryan Freel ha battuto i suoi primi due fuoricampo in carriera contro niente meno che Randy Johnson e Billy Wagner (Wagner al momento di concedere il fuoricampo erano 6 settimane che non concedeva punti). Pensate che in totale Freel ha battuto 4 fuoricampo nel 2003. Sempre in tema di fuoricampo i primi tre ottenuti nel 2003 da Brooks Kieschnick sono arrivati mentre era schierato rispettivamente come pinch hitter, come lanciatore e come battitore designato.
Quanto a prestazioni negative invece difficile immaginare un'annata peggiore di quella del giocatore di minor league Rob Stratton che ha ottenuto ben 175 strike out e solo 79 battute valide. Questo novello Godell (ricordate la sua fugace apparizione nel 2002 a Bologna : 1-13 , 12 strike out ed un fuoricampo) è rimasto al piatto per 16 apparizioni al piatto consecutive. Battendo, ovviamente, un fuoricampo alla diciassettesima.
Per la serie “che mi invento oggi ?”, Vicente Padilla, lanciatore dei Phillies famoso per abbassarsi quando arrivano i lanci, cercando di ingannare così l'arbitro, sempre cercando di confondere le acque, ha battuto prima come un destro, poi come un mancino e poi ancora come destro nella stessa partita contro lo stesso lanciatore. Nonostante questi immani sforzi Padilla ha una media battuta in quattro anni di carriera di ben 070 e ha conseguito la bellezza di 7 basi ball in 129 turni alla battuta.
Apriamo ora una finestra su alcune incredibili combinazioni di eventi che si possono verificare su un campo di baseball, anche quando si gioca ad altissimi livelli, con due casi in qualche modo opposti. Il 21 agosto i Phillies sono riusciti a non segnare nessun punto nonostante 5 battute valide consecutive: i tre out: un corridore eliminato a casa base, un altro eliminato tentando di arrivare in seconda dopo un singolo e il terzo out con una toccata sul corridore che dopo essere arrivato salvo sul cuscino di prima aveva mostrato l'intenzione di andare in seconda.
I Twins invece sono riusciti a segnare due punti su uno strike out subito:lancio pazzo e pessima assistenza a casa del prima base.
Ancora nel novero delle improbabilità i Twins il 21 agosto contro i Royals, diretti rivali per il titolo di division, hanno ottenuto un doppio gioco con le basi cariche, ottenendo entrambi gli out a casa base: lenta rimbalzante di Brent Mayne verso il prima base Doug Mientkiewicz che ha assistito a casa per l'out forzato. Il catcher Pierzynski, dopo l'out a casa, ha tentato di chiudere il doppio gioco assistendo in prima, ma la sua assistenza ha colpito Mayne. Per fortuna dei Twins, il seconda base Luis Rivas ha raccolto la palla ed ha assistito a casa, precedendo Ken Harvey che tentava di segnare dalla seconda.
Non succedeva dal 1906 che una squadra giocasse 5 partite consecutive in cui venissero segnati complessivamente, meno di 8 punti: ci sono riusciti gli asfittici Dodgers di quest'anno a partire dal 24 luglio con i seguenti risultati: 1-0, 2-1, 1-0, 1-0 e 2-0.
Una cura Mazzotti per i Blue Jays ? Di certo Carlos Tosca non la pensa come il manager della Fortitudo in fatto di baseball: infatti la sua squadra è riuscita a non effettuare un solo bunt di sacrificio in tutto il periodo che va dalla prima di campionato al Memorial Day.(l'ultimo lunedì del mese di maggio). C'è da dire che, per adesso i risultati danno ragione a Mazzotti.
Del resto per vincere non è necessario essere sempre ortodossi: nel match del 16 settembre contro i Phillies il futuro manager campione del mondo, Jack McKeon, ha sostituito in un sol botto, il terzo quarto e quinto uomo del line up (cioè in teoria i suoi migliori battitori) con dei battitori emergenti (2 su 3 sono andati in base ma non è servito ad evitare una bruciante sconfitta per 14 a 0).
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