Sarà un 2004 intenso quello che vivranno i tecnici italiani. Con la stagione ufficiale che è ormai iniziata ed il campionato di serie A1 alle porte, abbiamo contattato il presidente del Comitato Nazionale Tecnici Angelo Fanara per fare il punto della situazione.
Fanara, partiamo dai numeri. Quanti sono attualmente i tecnici in Italia?
‘Hanno rinnovato i cartellini duemila tecnici. Possiamo dire che seicento sono quelli che operano a tempo pieno sul campo, un numero che diventa doppio se consideriamo anche quelli che, saltuariamente, svolgono tale attività.
Avete in mente qualche iniziativa di aggiornamento?
‘Sì, sono in programma diverse attività. Ne approfitto per dire che chi volesse parteciparvi può contattarci direttamente. Nei prossimi giorni a Tirrenia è previsto un incontro con i preparatori cubani della nazionale. Si tratta di un seminario sulla tecnica della programmazione degli allenamenti. Tra gli altri, con gli stessi docenti cubani, è previsto anche un ‘clinic’ riservato ai tecnici dei ricevitori. Due saranno poi i corsi per tecnici di secondo e terzo livello. Un corso sarà riservato ai formatori, che potranno partecipare anche ad uno di aggiornamento. Il tema di quest’ultimo sarà il suggeritore. Importanti saranno anche i Camp organizzati dal CNT con dei corsi di aggiornamento che seguiranno le ore di attività con i ragazzi. I nostri docenti sono disponibili a lavorare con le società che ne facciano richiesta o per l’organizzazione di seminari con i vari comitati regionali. In questi giorni stiamo anche valutando l’opportunità di allestire un seminario sulla valutazione dei giocatori.
Pensate di creare dei veri e propri ‘scout’?
‘Su questo fronte, attualmente, non esiste un’attività intensa. Credo che siano poche le società, anche di primo livello, a poter contare su osservatori preparati. Noi riteniamo che quello dello ‘scout’ sia un ruolo importante e chi lo svolge deve farlo in maniera approfondita conoscendo i metodi ed i tempi di valutazione di un giocatore.
Come è cambiato in questi anni il rapporto tra tecnici, società e Federazione?
‘Si è passati da una fase di grande interesse, durata fino al 1993, ad una di appiattimento. Oggi si registra un grande risveglio con i contatti che il CNT ha allacciato con i vari settori tecnici. Una grande richiesta si registra nel campo della preparazione ed in quello dei settori giovanili e questo si nota anche nelle nostre convention. Attualmente stiamo valutando l’opportunità di istituire l’obbligatorietà per le varie società di utilizzare tecnici specializzati nel settore giovanile. Questo, ovviamente, se il consiglio federale ci darà l’autorizzazione. Noi, nel frattempo, siamo disponibili ad aggiornare i tecnici delle società che ne facciano richiesta.
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