Gli immortali. Nella serata in cui la pioggia ha fatto il suo ingresso ufficiale nelle Major League 2004, costringendo al rinvio New York Yankees-Tampa Bay Devil Rays e Boston Red Sox-Baltimore Orioles (che verranno recuperate in estate inoltrata) i protagonisti sono stati ancora una volta loro, Barry Bonds e Roger Clemens.
Lo slugger dei San Francisco Giants, dopo aver raggiunto lunedì sera il suo padrino Willie Mays a quota 660 homer in carriera, ieri sera si è ripetuto, cominciando la caccia a Babe Ruth. Il fuoricampo numero 661 è arrivato ancora contro Milwaukee: settimo inning, due out, le basi sono vuote ma il rilievo Ford non si tira indietro. Peccato che il suo quarto lancio resti in zona Bonds. Immediato lo swing e palla nella baia, raccolta, incredibile ma vero, dallo stesso tifoso che aveva recuperato quella del giorno prima. Per la cronaca vincono i Giants per 4-2, grazie a due homer e 3 pbc di Marquis Grissom e alla quinta salvezza di Matt Herges, validissimo sostituto temporaneo dell’infortunato Rob Nen.
Dalla California a St.Louis, dove Roger Clemens ha ripetuto l’ottima prova del debutto, lasciando le briciole ai Cardinals: 6.2 rl, 2 bvc, 3 bb, 3 so, 1 pgl. Insomma, due vittorie su due con 0.66 di media pgl. Per un pitcher che aveva deciso di ritirarsi non c’è male, tanto da far venire il dubbio se sarà davvero questa l’ultima stagione di un campione che continua a dominare gli avversari a dispetto degli anni che passano. A proposito, ovviamente ha vinto Houston per 5-3, nonostante il brivido finale degli homer di Edmonds e Rolen al nono inning.
Restando nella National League, continua la bella corsa dei San Diego Padres, che liquidano senza grossi problemi i Dodgers (8-3). Protagonista sul monte l’ottimo Adam Eaton, ben supportato da un line-up omogeneo e produttivo, proprio quello che manca a Los Angeles. A chiudere il quadro la netta vittoria dei campioni in carica di Florida contro i Montreal Expos (5-0). Due i match-winner: il pitcher Brad Penny (8 rl, 2 bvc, 1 bb, 10 so) e l’astro emergente Miguel Cabrera (3/3, 2 homer, 3 pbc).
Ed eccoci alla American League. Debutto casalingo vincente per gli Anaheim Angels, che battono 7-5 in rimonta i sempre più deludenti Seattle Mariners. A suonare la carica naturalmente Vladimir Guerrero, che firma il fuoricampo da due del pareggio, seguito nell’inning successivo da quello del sorpasso decisivo del catcher Ben Molina. Non riesce invece la rimonta ai Texas Rangers, sconfitti 10-9 dagli Oakland Athletics. Lancia male ma vince Barry Zito, che può ringraziare un line-up da 16 valide (fuoricampo di Dye e Miller) e la quarta salvezza di Arthur Rhodes.
Chiusura con la Central Division, dove anche Esteban Loaiza subisce ben quattro fuoricampo dai Royals (Berroa, Graffanino, Sweeney e Guiel), ma finisce per vincere grazie alle 14 valide e soprattutto i 12 punti (a 5) dell’ispirato line-up dei Chicago White Sox. Infine i Detroit Tigers, che stavolta tremano in difesa negli ultimi tre inning e si fanno superare dai Toronto Blue Jays, bravi a sfruttare i tre errori degli avversari e a tenersi stretta la vittoria (7-5) con la prima salvezza stagionale di Justin Speier.
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