Non è bastato l’arrivo di Joahn Lopez (7 valide 3 strikeout, 3 pgl, in 7 riprese, sostituito nel finale da Bianchi), a turare la falla lasciata dal taglio di Spykstra e successivo gran rifiuto di Montine, per evitare alla T&A San Marino la sconfitta per 5 a 0 contro l’imbattuta Danesi Nettuno.
Ai laziali sono bastati i primi tre inning per mettere al sicuro il risultato. Già sul 2 a 0 dopo il primo attacco (singolo di Candela, errore su Martins su battuta di Schiavetti), al 3° potevano contare su un 4 a 0 che la squadra di casa non è più riuscita a cambiare. Fermata da un doppio gioco nel turno iniziale, la Danesi ha allungato subito dopo con un doppio di D’Auria e un singolo di Origlia, e segnato il quarto punto nell’inning ancora successivo, grazie a due valide di Martins e Schiavetti.
Niente da fare per i sammarinesi, contro un Chavez che nelle prime sette riprese ha concesso solo cinque valide (con 4 kappa e una base su ball), rilevato poi da Colaceci per i due turni finali. Soprattutto però T&A che non ha trovato la via che portava al punto, fermata da tre doppie eliminazioni avversarie (al 1°, nell’unica occasione in cui la T&A ha attenuto due valide nello stesso inning, al 2° e al 4°), e anche dai suoi otto rimasti in base.
Così, all’8°, la Danesi ha portato il suo bottino a cinque segnature, con tre singoli praticamente in successione, ancora di Martins, Giuseppe Mazzanti e Miller.
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