Gli Yankees mettono la freccia

Toronto si conferma tabù per Schilling e New York supera Boston in testa alla East Division

I New York Yankees mettono la freccia. Dopo un inizio di stagione pieno di alti e bassi, i Bronx Bombers sembrano aver imboccato la strada giusta: la squadra di Joe Torre, alla 1700° vittoria in carriera, hanno battuto Anaheim (7-4) e grazie alla sconfitta di Boston, sono tornati al comando della East Division. Un successo firmato da un solido Lieber sul monte di lancio, la solita salvezza di Rivera e gli homer di Matsui, Williams e Sierra.
Disco rosso per i Red Sox, pesantemente ridimensionati a Toronto (12-6). Un tabù per Schilling, che proprio contro i Blue Jays ha subito due delle sue tre sconfitte stagionali. Terribile l’attacco canadese, che ha messo a segno 17 valide (4 per Hudson e Catalanotto), segnando punti a tutti i sei lanciatori schierati dai rivali.
Pareggio nella ‘doubleheader” tra White Sox e Orioles. In garauno gran debutto nelle Major per il pitcher Daniel Cabrera dei Baltimore, che lascia a zero i rivali (1-0). Rivincita di Chicago in garadue, grazie al fuoricampo da tre punti del sorpasso di Paul Konerko (6-5). Al comando della Central Division restano allora i Minnesota Twins, che battono di misura Seattle (1-0) con l’insuperabile Santana, un incredibile rilancio a casa base del solito Torii Hunter, e la salvezza numero 10 di Nathan.
Non sfruttano invece l’occasione i Texas Rangers, che perdono a Tampa Bay (6-3). Tredici valide (tre per Crawford e Rolls) e un buon Hendrickson sul monte fanno la differenza. A completare il poker di sconfitte delle squadre della West Division, ci pensa Oakland, che cede 3-1 a Detroit. La firma è del pitcher dei Tigers, Mike Maroth, che dopo le incredibili 21 sconfitte del 2003 si sta riscattando alla grande, portando a 4-1 il suo bilancio.
National League. Il piatto forte era la sfida tra prime della classe Houston-Florida: vincono i Marlins con due punti rocamboleschi al nono inning (3-2), quando a basi piene arriva l’out in terza ma non quello a casa base perché Ausmus non tocca Nunez e rilancia in prima (non era più gioco obbligato). Nella seconda ‘doubleheader” di giornata, pareggio anche tra Pittsburgh e Colorado. Vittoria Rockies in garauno con gli homer di Clayton e Burnitz (7-5), rivincita Pirates con la partita completa di Perez e un attacco da 21 valide (11-2). Gli infortuni di Prior e Wood non frenano i Cubs, che hanno trovato in Carlos Zambrano il nuovo trascinatore: 4-1, 1.82 di media pgl. Niente da fare per i Dodgers, costretti a incassare 11 strike-out (7-3). Ne approfittano per avvicinarsi in classifica i San Diego Padres, che battono in scioltezza Cincinnati (8-2) e si confermano squadra in grande ascesa con la terza vittoria sul monte del promettente Peavy. Continuano invece le difficoltà dei Giants, sconfitti in casa dai redivivi Phillies (4-3). Anche stavolta sono tre le basi ball a Barry Bonds, inutile dire che senza alternative valide nel line-up, per San Francisco non si prospettano tempi facili. Un’altra squadra in parabola discendente sembra Atlanta, che non sembra avere le armi per contrastare la gioventù rampante di Florida e l’organico di prim’ordine di Philadelphia. I Braves comunque espugnano St.Louis con un buon Thomson sul monte e la salvezza numero 5 in stagione di John Smoltz. Vittoria Mets in casa Arizona: a spezzare l’equilibrio il fuoricampo da tre punti di Vance Wilson (7-4). Tris dei Milwaukee Brewers con i derelitti Expos, che si confermano la squadra peggiore delle Major raggiungendo quota 25 sconfitte in 35 partite. Finisce 7-4, con Davis pitcher vincente e salvezza di Kolb.

Informazioni su Andrea Perari 170 Articoli
Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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