Che emozioni, ragazzi. Il venerdì delle Major League è stato davvero memorabile: pensate, su sedici partite giocate ben nove finiscono con uno scarto di un punto, quattro di due punti, una di tre e due di quattro. Insomma, è successo davvero di tutto e la copertina doverosa va a Barry Bonds, che firma la rimonta dei Giants con il fuoricampo da due della vittoria. Colorado infatti si presenta al 9° sul 2-0, ma il closer Chacon spreca la sua quarta chance di salvezza consecutiva e con due out si fa agganciare sul 2-2 dal singolo di Grissom. Tocca a Bonds e sul monte sale il mancino Harikkala: sul conto pieno il rilievo non opta per la classica base ball e si gioca Barry, che per la decima volta in carriera piazza l’homer vincente. Prodezza che riesce anche al seconda base di Philadelphia, Thomas Perez, che al 10° firma il fuoricampo del 3-2 ad Alfonseca che piega Atlanta. Un copione che si ripete due volte anche a Pittsburgh, dove i Pirates battono due volte i Cubs all’ultima battuta. In garauno Chicago si presenta avanti per 5-4 al 9°, ma prima il triplo di Redman firma il 5-5, poi a basi piene arriva il grande slam di Rob Mackowiak per il 9-5. E pensare che il terza base non avrebbe nemmeno dovuto giocare, perché poche ore prima era nato suo figlio Garrett Matthew… Un giorno memorabile, insomma, anche perché in garadue tocca ancora a lui: 4-2 Cubs al 9°, Redman in prima, puntuale fuoricampo da due di Mackowiak e si va agli extra-inning, dove un altro homer di Craig Wilson firma la vittoria al 10° (5-4). E al 10° vince anche St.Louis a Houston, ma in modo alquanto più improbabile. Dopo i sette inning impeccabili di Clemens, che concede solo un…solo-homer a Rolen, gli Astros pareggiano al 9° col doppio di Berkman. Al primo extra-inning, però, con corridori agli angoli e un out, a Octavio Dotel viene chiamato un balk, che regala il punto del 2-1 finale per i Cardinals. Vittoria di un punto anche per i Cincinnati, che batte 7-6 Montreal con i soliti protagonisti: Casey (4/5 e homer), Griffey Jr (2/4 e homer) e Graves (salvezza numero 22). A chiudere le vittorie di stretta misura della National, quella di Florida sui Mets, con Willis che vince un gran duello sul monte con Glavine (2-1), con l’immancabile salvezza n.19 dell’exBenitez. Successi esterni per San Diego, che vince 5-3 a Milwaukee con il fuoricampo da due del pinch-hitter Bourroghs al 9°, e per Arizona, che passa a Los Angeles (6-3) con Randy Johnson sul monte e l’immancabile homer di Luis Gonzalez.
Passando all’American League, torniamo alle emozioni forti. A Cleveland, per esempio, Barry Zito lancia alla grande per otto inning, ma Oakland non segna, e così, al 9° il rilievo Mecir viene subito “battezzato” da Casey Blake, che batte il fuoricampo della vittoria Indians (1-0). Successo in volata anche per Kansas City, che batte 2-1 Minnesota grazie alla valida interna di Graffanino, appena attivato dalla disabled list. Ne approfitta Chicago per guadagnare terreno sui Twins: contro Anaheim i White Sox vincono al 9°, grazie al triplo di Uribe e al singolo con due out di Konerko (4-3). Vince di un punto ma non in volata Toronto, che contro Texas trova il quarto acuto consecutivo, con la terza salvezza di fila nel nuovo closer Jason Frasor (5-4). Prosegue il testa a testa tra Red Sox e Yankees: dopo la pioggia Boston batte Seattle con Pedro Martinez (13-0 i carriera contro i Mariners!!!) e il grande slam di David Ortiz (8-4). New York invece passa di forza a Tampa Bay con i fuoricampo di Sierra, Sheffield, Matsui e Jeter (7-5). Lo stesso punteggio con cui Baltimore piega Detroit a domicilio, con gli homer di Matos e Tejada. Per stavolta finisce qui, ma che giornata indimenticabile…
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