Finisce il girone d'andata, due regine poi lotta aperta

Il Grosseto del “mostro” Rollandini ha l'occasione d'oro per chiudere in testa. Bologna guarda alla coppa ma vuole allungare anche in campionato. Tutte sfide importanti

Si chiude il girone d'andata e salve le prime due posizioni – con Prink Grosseto e Italeri Bologna che hanno messo ormai un buon margine sulle inseguitrici – la classifica è apertissima. Per questo il fine settimana propone sfide comunque interessantissime e che potrebbero se non dare verdetti almeno segnare il cammino, nel bene o nel male, delle varie contendenti. Cominciamo dalla sfida clou, quella del “Gianni Falchi”. I campioni d'Italia che ritrovano Incantalupo si trovano di fronte una Danesi Nettuno che continua letteralmente a leccarsi le ferite e si presenterà con l'infermeria ancora piena. Il ritrovato Chavez sul monte consente di vedere una sfida equilibrata in gara uno contro Jesus Matos ma per il resto la rotazione dei verde azzurri resta un rebus. La società sta correndo ai ripari, ingaggerà quasi certamente due vecchie conoscenze come Patrone e Tomassi (con polemiche che già si possono immaginare visto che finirono nell'indagine sui documenti falsi) e altri lanciatori. L'Italeri vuole continuare la sua marcia e soprattutto testare la situazione in vista dell'appuntamento della Coppa campioni. Sarà bello vedere le strategie di due tecnici che stanno “forzando” molto nella corsa sulle basi. Gara 1 sarà seguita dal nostro sito con il play by play.
Il testa-coda che vede impegnata la capolista Prink Grosseto rappresenta un'occasione per i maremmani di allungare il passo e chiudere senza problemi in testa il girone d'andata. Il morale è alto, un “mostro” come Rollandini ancora a zero di pgl rappresenta una garanzia insieme a una squadra che sembra finalmente tale, con lo spirito giusto. Il Rho è disperato, è iniziata anche una sorta di fuga tra malanni e “tagli”, difficile che possa ottenere risultati. Sarebbe di fatto una condanna alla retrocessione. Troppo il divario tra un'A/2 dominata e l'A/1 per salvarsi. Delle squadre in zona play off il Parma cerca di sfatare la tradizione sfavorevole in riva al Tirreno sponda Anzio, dove nelle ultime stagioni ha sempre lasciato due gare. I ducali, squadra tra le più fallose del campionato, dovranno fare i conti con una Elettron che dal derby è uscita con una vittoria importante ma soprattutto gare nelle quali non ha demeritato se non fosse per alcune disattenzioni difensive. Chi vince rientra nel gioco play off e chi perde è fuori nello scontro fra San Marino e Rimini. Sul Titano si guarda alla coppa campioni ma certo non si vuole mollare in campionato, anche perché la classifica rischia di farsi difficile. I nero arancio, invece, non avranno prove d'appello se dovessero uscire sconfitti anche per due volte. Infine Paternò Modena. I siciliani dopo le rocambolesche sconfitte a Rimini hanno interrotto in gara tre la serie negativa ma l'Anzio si è rifatto sotto, mentre gli emiliani hanno perso lo smalto di un anno fa, sembrano un po' troppo nervosi in campo e dopo Garcia Bellizzi non c'è più neanche Rosado. Vincere in Sicilia, però, significherebbe restare nella scia del quartetto che conta.
E' stato finora un girone di andata che ha incoronato due squadre e lasciato le altre, per i rispettivi obiettivi, tra alti e bassi. La più grossa delusione arriva da Rimini, senza dubbio, mentre Parma nonostante tutto è nella zona che conta.
Un'ultima annotazione. Su tutti i campi sarà ricordato l'arbitro Simone Bandinelli con un minuto di raccoglimento prima di iniziare le gare.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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