Sempre più avvincente il torneo olimpico di baseball, con le grandi che si confermano in vetta. Se il Giappone favoritissimo aveva perso con l'Australia, adesso tocca al Canada conoscere il primo ko. Una batosta (9 a 1) rimediata proprio dai nipponici capaci di battere 11 valide senza commettere errori e di spedire la pallina per tre volte oltre la recinzione. Lanciatore vincente Wada Tusyoshi, alla seconda affermazione ad Atene. In vetta si conferma anche Cuba, capace di chiudere agevolmente per 9 a 2 contro l'Olanda. Decisivo il terzo inning, quando i caraibici hanno messo a segno cinque punti. Alla fine si conteranno 12 battute valide, da segnalare che il lanciatore vincente, Palma, è ancora a 0 pgl. Eliminata la Grecia da un'Australia che ha battuto meno (10 valide contro 14 dei padroni di casa) ma ha spedito la pallina per quattro volte fuori dal campo. Due homer per Roneberg che di fatto ha deciso l'incontro terminato 11 a 6. Lanciatore vincente Rowland Smith. A questo punto si gioca per definire le posizioni di classifica in testa. Ormai praticamente certe della qualificazione alle semi finali Canada, Cuba e Giappone resta in ballo il quarto posto dove l'Australia ha un leggero vantaggio ma ancora possono giocarsela Olanda e Taiwan. La matematica non esclude l'Italia che però dovrebbe compiere un miracolo vero e proprio nelle due partite che restano. La lotta, comunque, è avvincente. La classifica: Canada, Cuba e Giappone (4 vinte, 1 persa); Australia (3-2; Taiwan e Olanda (2-3); Italia (1-4); Grecia (0-5)
Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.
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