Che partite, ragazzi! I play-off delle Major League sono cominciati davvero col botto e la seconda serata non è stata meno emozionante della prima. Copertina per lo Yankee Stadium, dove garadue si è rivelata un’autentica battaglia durata 4 ore e 19 minuti. Avanti 1-0 nella serie Minnesota non si è tirata indietro e ha subito colpito al 1° con il doppio di Morneau (0-1). New York non ci sta e capitan Jeter suona la riscossa con l’homer dell’1-1. Ma i Twins ci credono e al 2° le valide di Guzman e Cuddyer valgono due punti (1-3). Anche stavolta gli Yankees rispondono per le rime e al 3° Rodriguez batte valido e Sheffield spara il missile del pareggio (3-3). E’ decisamente la serata di Alex Rodriguez, che da solo si prende in spalla New York: al 5° con il fuoricampo del sorpasso (4-3), al 7° con la valida del 5-3. Sembra fatta, invece all’8° uno strike-out su Jones viene vanificato dal lancio pazzo di Gordon, che poi subisce anche il singolo di Hunter. Inutile dirlo, è il momento di Rivera, ma al primo lancio Morneau azzecca lo stoppone del 5-4 e poi Koskie piazza il doppio del 5-5. E’ solo la terza salvezza sprecata da Mariano in tutta la sua carriera di play-off, ma è determinante un pizzico di fortuna, perché la palla battuta da Koskie rimbalza in tribuna: doppio automatico e corridore che torna in terza senza segnare il sorpasso. Rivera non sbaglia due volte e per Kubel e Guzman non c’è più gloria. Gli extra-inning sono inevitabili e la svolta arriva al 12°. Con due out Torii Hunter azzecca l’homer del vantaggio (5-6) e Minnesota può sognare. Coach Gardnhire sceglie di far lanciare il terzo inning consecutivo al suo closer Nathan, ma dopo lo strike-out su Olerud arrivano le basi ball a Cairo e Jeter. E’ il momento chiave: il manager sembra entrare in campo, poi ci ripensa e insiste con Nathan. Ma è la grande serata di Rodriguez e puntuale arriva il doppio che vale solo il pareggio (6-6), perché stavolta è la sua la pallina che finisce in tribuna dopo il rimbalzo. Automatica la base intenzionale a Sheffield e con le basi piene e un out tocca a Matsui. Il giapponese batte il primo lancio sul rilievo mancino Romero, una linea che finisce dritta dritta nel guantone dell’esterno destro Jones. Il suo rilancio però non è a casa base ma sul taglio di Cuddyer: un errore gravissimo, perché Jeter rischia il tutto per tutto e batte il successivo rilancio di Cuddyer al catcher Blanco. Vincono 7-6 gli Yankees con l’ennesima rimonta, ma la serie è più aperta che mai.
Meno problemi per Boston, che vince anche garadue ad Anaheim e ha un piede nella finale dell’American. Partita tiratissima tra due lanciatori super come Pedro Martinez e Bartolo Colon. Sull’1-1 al 5° un doppio di Guerrero a basi piene sembra spingere gli Angels verso il pareggio della serie (3-1), ma al 6° arriva l’homer da due di Varitek ed è tutto da rifare (3-3). Al 7° la volata di sacrificio di Ramirez firma il sorpasso Red Sox (4-3), che poi si affidano ai rilievi. All’8° Timlin, Myers e Foulke firmano un out a testa e al 9° il doppio a basi piene di Cabrera chiude la pratica e probabilmente la serie (8-3).
Capitolo National League. In campo per garauno Atlanta e Houston, che manda sul monte sua maestà Roger Clemens. Il pitcher però ha problemi con l’area dello strike e al 1° è già sotto (1-0). I Braves potrebbero allungare, ma non trovano mai la battuta al momento giusto lasciando in base una marea di corridori (addirittura 20 alla fine!). E così al 3° gli Astros mettono la freccia con gli homer di Ausmus e Berkman (1-4), e al 5° ipotecano la vittoria con il fuoricampo di Beltran e il grand doppio di Kent (2-7). Al resto pensa Clemens, che pur chiudendo con 6 basi ball e 6 valide sul groppone, azzecca sempre l’out chiave: finisce 3-9 e stasera si torna in campo per garadue con Hampton e Oswalt sul monte. Garadue anche per St.Louis-Los Angeles, pitcher partenti Marquis e Weaver.
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