Finalmente Houston: Atlanta battuta, è finale di Lega

Gli Astros si impongono 12-3 in gara cinque: ora affronteranno i Cardinals

Dopo 43 anni dalla loro nascita, e otto serie di playoffs, gli Astros sono finalmente riusciti a vincere una serie di post-season. Ma l'ultimo passo di un percorso lungo e impervio è stato il più facile: in gara cinque della serie divisionale contro i Braves Houston si è imposta 12-3, con due fuoricampo e cinque punti battuti a casa di Carlos Beltran e il grande contributo delle originali “killer B's”, Craig Biggio e Jeff Bagwell. Beltran in totale ha messo a segno quattro fuoricampo nella serie, battendo il record di squadra che apparteneva al compianto Ken Caminiti.

E' stato il settimo inning, in cui Houston ha segnato ben cinque punti, quello fatale per i Braves. Gli Astros, che da mercoledì affronteranno i Cardinals nella finale della NATIONAL LEAGUE, erano stati eliminati da Atlanta nel 1997, 1999 e 2001. Houston ha eguagliato il record negativo dei Dodgers, che perserò sette serie di playoffs prima di vincerne una, nel 1955. Per i Braves si tratta della terza sconfitta casalinga consecutiva in gara 5 delle serie divisionali; Atlanta ha chiuso in testa per 13 volte di fila la NL East, ma ha portato a casa solo un titolo.

Houston è passata in vantaggio 3-0 sul partente di Atlanta Jared Wright, grazie al fuoricampo di Beltran nel terzo inning. Gli home-run da un punto di Rafael Furcal e Johnny Estrada nel quinto hanno dato coraggio al pubblico di Atlanta, ma Beltran in apertura del sesto ha spedito di nuovo la pallina oltre la recinzione. Roy Oswalt, che lanciava con soli tre giorni di riposo per la seconda volta quest'anno, ha tenuto per cinque riprese e 111 lanci, mentre i Braves hanno lasciato in base sette corridori.
Gli Astros hanno dilagato nel settimo, segnando cinque volte con due eliminati. Chris Reitsma ha concesso singoli da un punto a Biggio e Beltran, prima del fuoricampo da due punti di Bagwell. Jeff Kent ha aggiunto un altro singolo da un punto per il 9-2 su lancio di Tom Martin, e Atlanta è stata messa definitivamente al tappeto. Altri tre punti nella ripresa successiva hanno reso ancora più pesante il punteggio.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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