Quell’antico adagio che recita ‘la speranza è sempre l’ultima a morire non è mai stato così vero ed attuale. I Boston Red Sox lo stanno interpretando nella maniera migliore, con orgoglio e tanta forza agonistica, e lunedì notte al Fenway Park, nella quinta sfida per il pennant della AMERICAN LEAGUE, si sono resi ancora splendidi protagonisti di un’altra palpitante impresa riaprendo la serie dal 3-0 al 3-2.
Un successo che ha preso corpo al 14° inning, al termine dell’ennesima maratona (quasi 6 ore di gioco, la più lunga partita di tutte le postseason), quando il singolo vincente all’esterno centro di David Ortiz ha lasciato correre verso casa base Johnny Damon per segnare il definitivo 5-4.
Al Fenway è stata festa grande. Sui volti di tutta la ‘Red Sox Nation è tornato il sorriso, dopo aver schivato la bruciante eliminazione interna, ma si è ritrovata soprattutto quella fiducia e quell’entusiasmo che da stasera serviranno, eccome, nel catino infernale del Bronx dove andrà in scena la sesta partita della Championship Series.
Se fosse un film, il match di ieri sarebbe proprio ‘Staying Alive. Una continua lotta per sopravvivere, per non abbandonare i giochi anzitempo.
Nella tipica serata autunnale del New England, svetta ancora la figura possente di David Ortiz che solo 24 ore prima aveva messo la parola fine su gara-4 con un fuoricampo al 12° inning, dopo un rally di oltre 5 ore. Ortiz sta battendo a. 478 (11 su 23) con nove RBI. Ieri si è ripetuto all’ottava ripresa legnando un solo homerun più altre due valide, ma anche Jason Varitek ha fatto la sua parte nella durissimo confronto con 2 punti pesanti.
Pedro Martinez e Mike Mussina erano rimasti sul mound per due terzi di partita ciascuno. Poi la lunga serie di cambi: 14 riprese per altrettanti lanciatori utilizzati, 7 per parte.
C’è gloria per Tim Wakefield (vincente) che non ha affatto cancellato dalla sua memoria quella drammatica battuta di Aaron Boone nel settimo incontro delle finali di lega 2003. Deve digerire invece un’amara sconfitta Esteban Loaiza.
Boston inseguiva a tutti i costi questa vittoria e già all’inizio aveva allungato sul 2-0 con Cabrera and Ortiz mettendo in seria difficoltà Mussina. Ha atteso solo una ripresa in più Martinez per subire il primo punto da Bernie Williams che spediva la pallina oltre il Green Monster.
I New York Yankees avevano poi recuperato ed operato il sorpasso al sesto inning con tutto il line-up nel box di battuta. Ma soprattutto con Derek Jeter che puliva le basi piene con un line-drive all’esterno desto (4-2).
Da quel momento in poi gli Yankees usciranno praticamente di scena per lasciare il palcoscenico alle ‘Calze Rosse. Ortiz si scatenerà prima all’ottavo, poi al sesto inning supplementare regalando a Boston una serata davvero magica.
Alle 20.15 si torna di nuovo in campo, ma allo Yankee Stadium. Pare proprio che Curt Schilling si sia ripreso velocemente da quella brutta botta alla caviglia rimediata in gara-1 e sarà lo starter, opposto a quel Jon Lieber che nella seconda partita aveva surclassato Pedro Martinez.
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