Continuano a suonare a festa le campane del New England. Ad oltre 1.000 miglia di distanza dal Fenway Park, i Boston Red Sox sono diventati campioni del mondo surclassando i St. Louis Cardinals con uno storico sweep, 4-0.
Hanno vinto le World Series dopo 86 lunghi anni di attesa, ma soprattutto i Red Sox hanno messo fine a quella maledizione che gravava sulla loro testa dal lontano 1920. Non dovranno più prendersela con Babe, il ‘Bambino ceduto ai rivali della Grande Mela, e non dovranno neanche più pensare nostalgicamente a quel 1918, anno della loro ultima vittoria, perché mercoledì notte il fatidico momento è giunto senza indugi. Venti minuti prima della mezzanotte, quando Edgar Renteria batteva direttamente su Foulke per l’out decisivo. ‘Non ci servirà l’aereo per tornare a casa aveva detto a botta calda John Henry, proprietario della squadra, tanto era l’entusiasmo.
Boston ha vinto con merito, perché ha spiazzato New York con una rimonta pressoché unica. Da quell’istante in poi, nessuno è più riuscito a fermare la squadra di Terry Francona. Come un fiume in piena, le ‘calze rosse hanno distrutto anche i Cards che pure avevano ottenuto la bellezza di 105 vittorie in regular season. Nessun lanciatore di St. Louis è riuscito a tenere il mound per più di 6 innings contro i vari Ramirez (MVP), Damon, Ortiz, Bellhorn (l’unico nato a Boston), Varitek, Cabrera. Nessun battitore avversario ha saputo tener testa contro Keith Foulke, Curt Schilling (stoicamente in campo con tendine danneggiato e caviglia destra sanguinante), Pedro Martinez e Derek Lowe.
Gioia infinita a Boston ed in tutto il New England. E’ tempo di mettere da parte tutte le delusioni e gli sfottò subiti negli ultimi 86 anni e di gioire. ‘There’s a party. Domani per le vie della città si potrà assistere alla tradizionale parata in onore dei neocampioni che toccherà anche il Fenway, il più antico stadio d’America. Saranno migliaia e migliaia i tifosi che attraverseranno il tunnel che taglia in due la baia di Boston ed intitolato a Ted Williams.
I Red Sox si sono infilati al dito l’anello delle World Series. ‘Ho aspettato questo trionfo per 7 anni, ma c’è gente a Boston che ha aspettato molto più a lungo asseriva Varitek negli spogliatoi. Mentre Manny Ramirez sottolineava: Abbiamo sempre saputo chi eravamo, non avevamo dubbi su dove potevamo arrivare. Il baseball è divertimento puro e quando giochi così, tutto è più semplice.
Curt Schilling non dimentica quanti ci hanno provato a riprovato nel corso dei decenni passati: ‘Sono felicissimo. Per me, per i tifosi ma anche per Johnny Pesky, Bill Buckner, Bob Stanley, Calvin Schiraldi e tutti gli altri grandi che adesso dobbiamo ricordare per i campioni che erano. Mentre il prima base Millar invita i tifosi a strappare definitivamente i poster con la data del 1918.
I campioni del 2004 sono nuovamente i Boston Red Sox. That's all folks.
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