Lotta al doping in MLB, nuovo accordo in vista

Giocatori e proprietari continuano a trattare – Il senatore McCain minaccia di applicare ‘proprie regole” ai giocatori ospiti del Coors Field

Per vincere la guerra al doping, il commissioner Bud Selig chiede che vengano effettuati test più frequenti con l’applicazione di pene più severe. Già dal prossimo opening day. Ma bisogna mettere d’accordo tutti, atleti e proprietari che continuano ininterrottamente a discutere su un accordo che, all’interno del contratto collettivo, preveda regole ben più rigide per contrastare l’uso degli steroidi.
Pare che, in questo senso, significativi passi avanti siano però già stati fatti. Gene Orza, il numero uno del sindacato giocatori, ha confermato nelle ultime ore che un’intesa sarebbe vicina anche se c’è ancora parecchio da fare. E non promette nulla.
Attualmente, gli atleti vengono sottoposti ad un solo test antidoping dall’inizio dello spring-training alla fine della regular season. Alla seconda positività riscontrata scatta una squalifica di 15 giorni che può arrivare fino ad un anno. Il commissioner chiede ulteriori test, alcuni anche nei play-offs, ampliando anche la lista delle sostanze proibite.
La questione, sulla scia delle recenti dichiarazioni di Barry Bonds, Jason Giambi e Gary Sheffield rilasciate davanti grand giurì federale sul presunto uso di steroidi, potrebbe finire anche sui tavoli governativi. Il senatore John McCain ha minacciato una proposta di legge federale per annullare l’attuale normativa sui test contenuta nel testo di accordo dei giocatori professionisti. Non solo, ha anche informato Selig che vorrebbe addirittura applicare delle ‘proprie regole sugli steroidi” a tutti i giocatori ospiti dei Colorado Rockies al Coors Field.
“Apprezzo molto quanto sta facendo il senatore McCain” ha detto Selig aggiungendo che “l’uso illegale di queste sostanze sta danneggiando la credibilità del baseball. Per questo preferirei risolvere la cosa con l’associazione giocatori ed insieme implementare un ancor più efficace programma di test antidoping in Major League”.
Il modello migliore potrebbe essere quello delle Minors dove non esiste un contratto collettivo di lavoro. I giocatori si devono sottoporre a test 4 volte l’anno ed esiste una lista allargata di sostanze proibite, incluse anfetamine ed ormoni della crescita. Le squalifiche vanno da 15 giorni ad 1 anno in caso un atleta venga trovato positivo in 4 occasioni: alla quinta c’è la squalifica a vita.

Informazioni su Filippo Fantasia 683 Articoli
Nato nel 1964 ad Anzio (Roma) è giornalista pubblicista dal 1987. Grande appassionato di sport USA, e in particolare di baseball e basket, svolge a tempo pieno attività professionale a Milano come Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni con i Media italiani e internazionali presso importanti corporate. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate nazionali e locali tra cui Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Tuttosport, Guerin Sportivo, Il Tirreno, Corriere di Rimini, e con testate specializzate come Play-off, Newsport, Sport Usa, Baseball International e Tuttobaseball. In ambito radio-tv ha lavorato per molti anni come commentatore realizzando anche servizi giornalistici per diversi network ed emittenti quali Radio Italia Solo Musica Italiana, Dimensione Suono Network, RDS Roma, Italia Radio e Radio Luna. Ha inoltre condotto programmi e realizzato speciali legati ad importanti avvenimenti sul territorio per alcune televisioni locali. Nel 1998 ha ideato e realizzato il video "Fantastico Nettuno" dedicato alla conquista dello scudetto tricolore della squadra tirrenica di cui è stato per oltre un decennio anche capo ufficio stampa. Significative sono state anche le esperienze professionali negli USA, grazie agli ottimi rapporti instaurati con gli uffici di Media Relations di diversi club (in particolare dei Boston Red Sox) e con le redazioni dei quotidiani Boston Globe e Boston Herald che gli hanno permesso di approfondire i diversi aspetti legati alla comunicazione sui media del baseball professionistico americano. E' stato il primo Responsabile Editoriale di Baseball.it nel 1998, anno di nascita della testata giornalistica online, incarico che ha dovuto momentaneamente abbandonare per impegni professionali, tornando poi in seguito ad assumere il ruolo di Direttore Responsabile. Nell'ottobre del 1997, ha curato il primo “play-by-play” in diretta su Internet del baseball italiano durante le finali nazionali del massimo campionato. Nell'estate del 1998 ha fatto parte del team dell'Ufficio Stampa del Campionato del Mondo di baseball.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.