‘Se ci avesse visto giocare come ieri al Kennedy si sarebbe messo a ridere. Era un maniaco della perfezione, cercava di ottenere il massimo da ognuno da noi. Ruggero Bagialemani, ex-capitano della Nazionale italiana e vero ideatore insieme al Milano Baseball del ‘Memorial Ambrosioni, è accorso ieri al diamante milanese insieme a tanti altri ex per ricordare, in campo e fuori, l’allenatore azzurro. Con tanta commozione nel cuore. Da Masin a Bianchi, da Ceccaroli a Cabalisti, eppoi appunto Bagialemani, Fraschetti, Poma, Evangelisti, Fontana, Costa, Neri, Schianchi, Fochi, Bazzarini, Trinci, Betto, Cherubini, Mazzieri.
E’ stato un grande successo di partecipazione. Milano e tutta l’Italia del baseball, con i suoi campioni del passato e del presente (molti con importanti impegni tecnici), hanno voluto ricordare Ambrosioni nel migliore dei modi. Con una partita, breve ma intensa (5 riprese), in suo onore.
E’ finita 3-2, hanno vinto i suoi amati ragazzi della Nazionale, ma poco importava il risultato. Conoscendo Silvano, che sarebbe corso subito sul mound per congratularsi con i vincitori, ben più importante era la straordinaria risposta di quanti avevano vestito la maglia dell’Italia. Per per l’evento organizzato al Kennedy ognuno aveva indosso la maglia azzurra. Con il suo numero. Il 7. Ed anche gli avversari si sono ricordati di lui. Con un mazzo di tulipani, giunti appositamente dall’Olanda ed inviato dalla federazione ‘orange, che campeggiavano davanti ad Anna Rita Ambrosioni.
‘E’ stato bellissimo ricordarlo così, con questa iniziativa degna di quanto ha dato al nostro sport ed a noi atleti ha continuato un emozionantissimo Bagialemani- però è stato triste rivederci tutti insieme senza di lui. A stento ho trattenuto le lacrime quando ho visto Anna Rita prima della partita. E mi sono venuti in mente tanti ricordi. Il più bello? Quando abbiamo vinto i campionati europei a Parigi nell’89, 7-5 agli olandesi con una squadra tutta composta da italiani.
Un uomo straordinario: la sua grande dote era la comunicazione, una battuta ed un sorriso sempre per tutti. Con me, poi, non ha mai smesso di darmi consigli preziosi, è stato come un secondo padre. Un rapporto stupendo, una sintonia perfetta. Ho giocato per 18 anni in azzurro di cui 15 sempre nella sua squadra. E ne ero diventato il capitano.
Il ricordo di un altro ex, Massimo Fochi, oggi vicepresidente federale: ‘E’ stata una giornata speciale, x tutti noi, eravamo tutti molto emozionati. Il pensiero di noi ex nazionali è sempre per Silvano. Ed è bastato un rapido giro di telefonate per riunirci in suo onore. Silvano ha avuto il merito di insegnarci il valore del gruppo e dell’amicizia.
Tanti pensieri, tanta nostalgia nelle parole del presidente del Milano Baseball, Marco Giulianelli, di Gigi Cameroni che con Raoul Pasotto ha guidato la formazione di casa del Milano mentre quella degli ex-azzurri è stata condotta da Mauro Mazzotti sotto lo sguardo attento dell’attuale allenatore della Nazionale Giampiero Faraone (suo coach e grande amico), di Sal Varriale e di Beppe Guilizzoni.
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