Gli effetti delle riforme cominciano a farsi sentire. Specialmente adesso, quando le corazzate devono ancora oliare per bene i motori, uno straniero in più nel line-up può rendere più competitive anche le formazioni cosiddette di “seconda fascia” ed è stato proprio questo il leit-motiv del terzo week-end di campionato. La copertina spetta infatti di diritto alle neopromosse Palfinger Reggio Emilia e Acegas Trieste, con gli emiliani protagonisti di una clamorosa doppietta ai danni dei tricolori della Prink Grosseto e i giuliani capaci di imporre il primo stop stagionale alla Telemarket Rimini.
Nonostante qualche assenza nel roster, i campioni d'Italia di Medina si erano presentati a Reggio Emilia per riscattare il doppio ko interno di una settimana prima contro l'Italeri, ma evidentemente qualche problemino di condizione per la Prink c'è, dal momento che nemmeno il grande Navarro ha potuto evitare il ko in garauno, propiziato dalla partenza aggressiva degli uomini di Gerali (4 punti nei primi 2 inning) ancora più bravi a vincere al 9° attacco (valida vincente di Saccardi) dopo il recupero maremmano sull'ottima staffetta Villalon-Heredia. De Franceschi ha provato a suonare la carica in garadue (4/5) dove però non sono bastate 10 valide contro un super Zambelli (complete game) che ha trascinato una spietata Palfinger (4 punti con 6 valide) e così i troppi errori difensivi (7 in due partite) hanno finito per condannare anche Rollandini prima che in garatre arrivasse il sonante quanto tardivo risveglio grossetano.
E intanto qualche centinaio di chilometri a nord-est, un'altra matricola terribile trovava il modo di far parlare di sè. L'Acegas Trieste di Miani, dopo aver ceduto garauno di fronte alla solita super staffetta Castro-Trejo e al grande slam di Antigua, ha imposto la prima sconfitta stagionale ai Pirati di Mike Romano, sciuponi nel box (13 hit e 13 rimasti in base), fallosi in difesa (9 errori in 2 gare) e con un Patrone non a suo agio nella pomeridiana. Ma nessuno può discutere i meriti dei giuliani, subito in partita, sempre pungenti nel box e soprattutto determinati a vendere cara la pelle. Doti che per poco non permettevano a Trieste di rimettere in discussione anche garatre, vinta con il fiatone da una Telemarket stavolta concreta (8 punti con 8 valide) ma che ha avuto la conferma di un monte tutt'altro che invulnerabile nelle gare del sabato.
Problemi che invece sembrano proprio non appartenere alla T&A San Marino, vera rivelazione, ma fino ad un certo punto, di questo inizio campionato. Ossatura confermata, stranieri azzeccati e soprattutto un mound lungo ed affidabile dove, oltre ad un super Montane, comincia a brillare la stella del giovane Maestri (pitcher vincente di garadue con zero valide concesse in tre inning). Niente da fare sul Titano per una pur coriacea Fiume Modena, mai in partita in garauno dove Ventura ha perso l'imbattibilità e sporcato la sua media pgl fino a lì immacolata, ma in grado di giocarsela alla pari con Lucena e Nava. L'impressione però è che contro questa T&A, che ha tutte le carte in regola per centrare uno storico posto nei play-off, sarà dura per tutti.
Il treno di testa è completato dall'Italeri Bologna, la cui tripletta ai danni di un Paternò mai così in difficoltà (nove sconfitte su nove partite) è passata forse in second'ordine ma gli uomini di Mazzotti sembrano davvero partiti con il piede giusto. Il doppio squillo allo “Jannella” era un indizio pesante, confermato dall'autorità con cui la Fortitudo si è sbarazzata dei siciliani di patron Raciti. Line-up non devastante ma puntuale, difesa non perfetta ma sicura (solo due errori) e soprattutto un monte che ha concesso un solo punto in tre partite. Matos è ormai una garanzia (3 hit e 12 k), Bazzarini continua a dare segnali importanti e l'esperienza di Cretis e Betto è nota a tutti. E ora Bologna cercherà contro la Telemarket il terzo indizio, quello che di solito costituisce una prova.
Ceci&Negri Parma e Danesi Nettuno erano entrambe alla ricerca di conferme nel testa a testa dell'Europeo ma le risposte positive sono arrivate solo per i ducali, capaci di ottenere la seconda tripletta stagionale dopo il capitombolo di Rimini. Trenta le valide del line-up parmigiano con diversi elementi in grande spolvero come Lafera e Canate mentre il monte italiano con Toriaco, Salsi e Di Roma sta coprendo un non straordinario Montes. Problemi grossi in garauno per la Danesi, con Sampson ormai giunto al capolinea, ma anche il box, storicamente un punto di forza dei laziali, sta facendo molta più fatica del previsto. Vedere Nettuno con un bilancio di tre vinte e sei perse non è cosa normale, ma le potenzialità per venire fuori non mancano alla squadra di Bagialemani, nonostante resti qualche perplessità nel bull-pen.
C'è tanto tempo per tutti per recuperare il terreno perduto, ma c'è anche da giurare che questo sarà un campionato davvero molto incerto e combattuto fino alla fine.
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