Non c'è dubbio che la statistica che salta più all'occhio in questo week end è il misero numero di valide raccolte dalla Danesi Nettuno in terra felsinea: 13 hits in tre partite sono niente; c'è di peggio: dopo le prime due gare le valide erano solo 5 e i laziali hanno segnato 2 punti in tre partite e tutti al nono inning di gara 3. Mettiamoci pure che i punti non sono andati sul pgl dei bolognesi perché tutto è iniziato da un errore di Rigoli e si capisce che la trasferta di Bologna deve essere stata più un incubo che una sfida per la squadra di Bagialemani. Avendo visto all'opera personalmente il lineup di Ortega e compagni sono veramente impressionato da questi numeri ottenuti da un attacco che mi era sembrato potente e ben organizzato. Sul monte la Danesi ha mostrato alcuni limiti che conoscevamo con Ricci che non ha passato il secondo inning ma anche Sanchez Lopez non è stato efficace come al solito subendo 5 punti in 6 riprese. Buono ancora una volta Billisi sul monte per 8 riprese con un solo punto di pgl subito e 6 strike out, brutta serata ancora con Costantini autore di un altro lancio pazzo decisivo dopo quello di Grosseto.
Sono anche molto sorpreso dal rendimento dell'Italeri Bologna che sembra dominare sia sul monte che in attacco. Partiamo dai lanciatori il cui miglioramento complessivo non è spiegabile solo con l'arrivo di Incantalupo che anche questo week end ha garantito 4 inning di sicurezza, sporcati solo dall'errore di Rigoli: ottenere uno 0 (zero!) di pgl su 27 riprese contro un line up di tutto rispetto come quello laziale deve far sentire Radaelli come un novello Stottlemyre. Colpisce in particolar modo la prova di Bazzarini che ha concesso una valida ed una base in 6 riprese, ma anche il fatto che Matos , dominante come al solito con 10 strike out, sia restato sul monte solo 6 riprese, dando spazio ad un Figueroa altrettanto buono con 1 valida e 4 strike out in 3 riprese. Indicativo della sicurezza del dugout felsineo in particolare il fatto che Mazzotti abbia tolto Matos sul 4-0 fidandosi, giustamente a conti fatti, del suo rilievo. Passando all'attacco notiamo come l'Italeri sia stata brava ad approfittare delle non molte occasioni create, utilizzando almeno in gara 1 molta aggressività sulle basi con grande successo: 5 rubate, 1 solo colto rubando e due bunt di sacrificio. Meno bene la prestazione globale specie se togliamo l'inning e poco più lanciato da Ricci in gara 2. Rigoli, tornato stabilmente leadoff ha ottenuto un misero 2 su 11, Liverziani 2 su 13, Almonte 3 su 11. Note positive da Monari con 4 su 10 e 4 punti battuti a casa, dal solito Dallospedale a 6 su 12, 4 pbc ed un fuoricampo.
Altro risultato che salta all'occhio è la sterilità dell'attacco della Telemarket Rimini: 18 valide in tre partite, 7 punti totali, 1 su 10 dalla posizione di leadoff (Taddonio e Garcia Bellizzi), 7 su 38 dalla combinazione centrale Hage-Buccheri-Solano-Antigua, ben 3 battute in doppio gioco in gara2. Il monte di lancio sembra aver perso definitivamente Castro, alla sua terza disastrosa performance: 2.2 riprese 7 punti subiti e Patrone continua ad essere alterno in modo drammatico: 1.2 riprese per lui. Rimini è quindi stata in partita in in gara 2 e gara 3 dove è stata “tradita” da Cabalisti, unico lanciatore fin qui sempre affidabile ma probabilmente provato dalle 6 riprese con 7 strike out in gara 2. Brutti anche i 2 errori all'esterno centro di Filippo Crociati.
Doriano Bindi può invece sorridere a 32 denti visto che dopo un momento di appannamento, la T&A sembra tornata a girare a mille: Bindi si è potuto permettere di schierare 8 lanciatori diversi: tre rilievi in gara 2 , quattro in gara 3 ed 1 in gara 1. Nessuno dei rilievi ha subito punti in 9.1 riprese lanciate con 4 valide e 7 strike out. Credo che negli utlimi anni non si sia mai visto un parco rilievi così lungo e dominante. In attacco la T&A non è stata dominante come sembra dai risultati visto che ben 5 punti in gara due sono arrivati alla nona ripresa sul disastroso debutto di Pidutti. Ottimi Azuaje (5 su 13) e Finetti (4 su 9 ma soprattutto 6 pbc), ma pessimo Rovinelli (2 su 10) e insufficiente Sheldon (3 su 12).
Vita facile invece per le mazze della Ceci & Negri Parma nel derby contro la Palfinger Reggio Emilia: la squadra di Catanoso: ha trovato un Uquiola in stato di grazia con 7 su 14 e tre doppi, seguito da Fontana a 6 su 12 e Zileri (4 su 10 1 doppio ed 1 triplo) che sono state solo le punte di diamante di un attacco che ha girato a mille. In totale Parma ha battuto 39 valide, per 30 punti, frenata solo da Villalon in gara1, per 6 riprese, prima di un blackout difensivo che ha rotto l'equlibrio della partita. Sul monte Catanoso ha trovato conferme dai suoi tre partenti, tutti con almeno 7 riprese lanciate anche se c'è da dire che solo Montes ha dovuto aspettare più di 4 riprese per trovarsi a gestire un vantaggio netto.
La Palfigner dal canto suo ha tradito l'unico dei due partenti che l'avevano tenuta in partita con due errori decisivi in gara 1, ma a parte questo non ha mai avuto possibilità dato che sia Zambelli che Bova sono presto usciti di scena, Bova addirittura dopo meno di due inning. Buono il rilievo di Santo Porco in gara 3 con 6 riprese lanciate ed un solo punto subito che ha evitato l'umiliazione della manifesta superiorità. Negativo invece il debutto del tanto atteso Nielsen con 6 valide e 4 punti subiti in un rilievo di 1.1 riprese.
Nel duello per evitare la retrocessione tra Acegas Trieste e Fiume Modena i canarini hanno messo in mostra un monte adeguato ai suoi obiettivi ma ha mostrato molti passi indietro nel box: non deve infatti ingannare il successo per 8-0 in gara 1, visto che i punti guadagnati sul povero Soler sono solo 3 ed i punti battuti a casa solo 5. La difesa giuliana ha infatti commesso ben 5 errori di cui due a testa degli interni centrali Castillo e Mondino. Nelle altre due gare Modena ha battuto la miseria di 11 valide complessive. Ottimo Lucena in gara 2 con 8 riprese in cui ha lasciato in bianco Trieste, rilevato da un ottimo Ferrer capace di mettere al piatto tutti e tre i battitori affrontati. Buona anche la prestazione di Nava non fosse stato per un nono inning in cui non ha ottenuto un solo out e dato il via alle danze della rimonta triestina. Rimonta che si è concretizzata anche perché Ferrer ha di nuovo messo tre battitori al piatto ma anche fatto entrare i punti della sconfitta.
Per analizzare il week end di Trieste partiamo proprio dalla rimonta di gara 3: i 4 punti segnati hanno prima di tutto interrotto una serie di 35 inning a zero punti (contando anche la settima giornata) ed ha evitato quindi il quarto shutout consecutivo. Per il resto Trieste si può consolare con una buona prova di Soler nonostante la sconfitta ed il ritorno a buoni livelli di Vergine e Pilat entrambi con un solo punto di pgl al passivo nelle loro prove come partenti. Ottimo anche se vano il rilievo di Nardi con 3 riprese senza punti subiti in gara 2 e buono il rilievo finale di Bruera in gara 3 con 2.1 riprese senza concedere punti. Da segnalare che Trieste in gara 3 aveva sprecato molto con ben 4 battute in doppio gioco che hanno quasi annullato le 10 valide totali e, come in gara 1, la difesa ha offerto il peggio di se con 3 errori (9 in totale nel week end).
Non fa più notizia ormai l'asfittico attacco del Prink Grosseto che ha subito ben due cappotti, dopo la vittoria in gara 1, quando è stata salvata da una valida al nono inning di Andrea De Santis. Gli uomini di Medina hanno ancora una volta collezionato 5 battute in doppio gioco che hanno fermato i 22 uomini messi in base, nulli o quasi tutti gli uomini: si è salvato solo Ozuna a 5 su 11, unico con più di 3 valide nel trittico per il Grosseto. Sempre affidabile nel suo complesso il monte di lancio anche se stavolta sia Luciani che Riccardo De Santis sono stati nettamente sotto standard: Luciani ha concesso 9 valide in 2.1 riprese e De Santis 8 in 5 riprese. Buono il debutto di Cerbone con 5 strike out in 2 riprese.
Fa notizia invece la doppietta di Paternò ed anche un certo risveglio del suo attacco: ben 37 valide che però hanno fruttato solo 9 punti in totale. Vero che i pitcher maremmani oltre le valide non hanno concesso che 4 ball in totale ma comunque i Warriors hanno lasciato ben 31 uomini in base durante il trittico. In particolare sembra si sia risvegliato Casimiro con 7 su 13 ma soli due punti battuti a casa soprattutto a cuasa del fatto che il leadoff Perdomo è tornato nell'anonimato con un 2 su 12 complessivo. Buono anche Carlos Arias con 5 su 13. Sul monte buoni un po' tutti: da segnalare la lunga salvezza di D'Amico in gara 2 con 4 riprese e 4 strike out e il complete game di Franklin Torres in gara 3 con sole 7 valide concesse, 4 basi ball e 6 strike out.
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