È amareggiato Roberto Cabalisti, il capitano dei Pirati della Telemarket Rimini, dopo la sconfitta in gara5 di semifinale contro l'Italeri Bologna che ha sancito la fine della stagione del nove di Mike Romano, criticato velatamente dall'esperto lanciatore, protagonista anche nella gara di giovedì sera con 5 riprese senza subire punti: ‘Ci resta molto rammarico per come è finita la semifinale – spiega Cabalisti – perché abbiamo sprecato non una, ma molte occasioni per riaprire la serie. Purtroppo ci sono mancati i colpi che servono per risolvere le partite nel baseball di oggi, bunt, squeeze… Abbiamo aspettato di fare una valida in più e non è mai arrivata.
E forse è mancato qualche uomo importante nel lineup?
‘Sì, perché tutti dicevano, e pure noi lo pensavamo, che il monte sarebbe stato il nostro problema. Invece il mio reparto ha risposto alla grande. Pochi ma buoni, mi verrebbe da dire. Purtroppo invece qualcuno non ci ha messo tutto quello che aveva.
Sembra veramente molto dispiaciuto.
‘Mi dispiace che la partita non sia stata conclusa dalle due squadre. Nel senso che quell'out chiamato dal signor De Angelis all'11° sul bunt di Buccheri è inspiegabile. La palla è arrivata nel guanto del prima base due secondi dopo il tocco di Buccheri che già aveva fatto un passo oltre. Una chiamata veramente strana anche perché effettuata con una foga incredibile.
Ne ha per tutti…
‘Ma no… Solo che quattro anni fa chiamavano balk ogni due tre lanci, poi il balk è sparito… E devo ammettere che molte volte mi è scappato di farlo, ma non me l'hanno mai chiamato. Insomma, il baseball ha delle regole chiare, un arbitro o una Federazione non possono cambiarle ogni volte che gli pare.
Da spettatore chi vede favorito per lo scudetto?
‘È difficile da dire. A questo punto, visti i risultati di Nettuno, mi viene da pensare che San Marino possa essere l'outsider fino alla fine. Il Nettuno era favorito ma i nostri cugini stanno andando forte e credo che il merito sia principalmente di Sheldon, un giocatore magico. Dove va, vince. Lo ha fatto a Rimini con noi, a Bologna e ora a San Marino. È un grande leader, un giocatore straordinario.
Lui e Newman i giocatori che hanno portato la mentalità vincente al San Marino come De Franceschi e Casolari nel Grosseto 2005?
‘De Franceschi e Casolari hanno fatto la storia del nostro baseball, sono due uomini carismatici, da copertina. Sheldon è un leader silenzioso, ma tremendamente concreto.
Commenta per primo