BOLOGNA Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. E così, Claudio Liverziani , dopo aver ‘gigioneggiato contro il Rimini in semifinale, in gara1 della Italian Baseball Series fra la sua Italeri Bologna e la T&A San Marino, ha tirato fuori tutta la sua classe battendo a casa 3 dei 4 punti segnati dalla squadra di Mazzotti.
‘Il primo passo è fatto – spiega il prima base novarese – , abbiamo giocato con una buona intensità e una buona difesa. Siamo stati bravi a sfruttare alcune occasioni in attacco con situazione di due out e in gare di questo genere finiscono per fare la differenza.
Si dice sempre che per vincere le partite il fattore più importante sono i lanciatori, poi viene la difesa e infine l’attacco. Se i primi funzionano al meglio, per sbloccare l’equilibrio c’è bisogno delle valide al momento giusto
‘Bhé sicuramente senza punti non si vince e le gare non possono finire 0-0
Però è anche vero che se non si regalano out è più facile poi affrontare i turni di attacco, perché se si resta tanto tempo in difesa poi quando si va in battuta non si ha il ritmo. Invece quando si riesce a fare uno, due e tre out in fila, quando si va nel box e si sfruttano quelle poche occasioni che si hanno, diventa tutto più facile.
Matos ieri sera ha fatto solamente 4 strike out, molti di meno rispetto al suo standard. San Marino ha cercato, forse, di mettere palla a terra il più possibile, anziché aspettare il lancio giusto con Matos, che poi difficilmente arriva. Un modo per farvi maggiore pressione?
‘Con Jesus l’aggressività però a volte non paga. Ha lanciato benissimo, ma sicuramente ha dato l’impressione di essere meno dominante del solito, però aveva avuto un po’ di febbre venerdì mattina. San Marino comunque, soprattutto con Rovinelli, ha avuto un po’ di sfortuna, perché hanno girato bene ma non sono riusciti a trovare i buchi
Diciamo che la fortuna ha aiutato più noi in gara1
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Chi ha girato bene, ieri sera, è stato lei però
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‘Diciamo di sì. È andata proprio bene
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