BOLOGNA – Grida ancora vendetta l’ultimo ‘legno di capitan Lele Frignani. Una secca volata a sinistra che solamente due anni fa avrebbe regalato all’Italeri Bologna il pareggio al 9° inning. Invece, con le palle in uso dall’anno scorso, il fuoricampo di Frignani si è trasformato in un lungo, ma agevole, fly 7 per Molinini e qualcuno in tribuna ha urlato con insistenza il proprio disagio, chiedendo un ritorno al passato
‘È andata male spiega il battitore designato felsineo –, ma non potevamo nemmeno sperare di risolvere tutto con una sola battuta
Devo ammettere che per un attimo ci ho creduto, ma poi quando ho visto l’esterno che si piazzava ho capito che la palla sarebbe calata. Amen
Peccato, ora siamo uno a uno, lo sapevamo prima di giocare che sarebbe stata dura perché se il San Marino è arrivato in finale un motivo c’era. In fondo hanno chiuso la regular season con le nostre stesse vittorie.
Resta il rammarico per una ghiotta occasione sprecata, potevate essere sul 2-0 visto il vantaggio per 4-0 dopo tre inning.
‘Non dico che abbiamo preso sotto gamba la partita, ma pensavo che il 4-0 sarebbe bastato. IO ero tranquillo, la squadra pure e invece loro non hanno mollato, sono stati bravi a recuperare piano piano e direi che hanno vinto meritatamente.
La partita si può forse riassumere in due episodi, per certi versi simili. A inizio secondo Urueta ha provato a trasformare il suo singolo in doppio ed è stato eliminato in seconda, mentre Molinini al quinto è arrivato salvo in seconda su un’azione simile, grazie anche all’errore di Dallospedale che ha perso la palla. Maestri, si è caricato in quell’occasione, ha preso coraggio, Cretis invece ha finito per subire 2 punti che hanno riportato sotto San Marino (4-3).
‘Sono stati due episodi sfavorevoli a noi. Sappiamo bene che un lanciatore quando prende fiducia diventa difficile da battere, in più Maestri è giovane, quindi ha avuto un entusiasmo maggiore. Ha tirato benissimo, complimenti a lui. A noi resta qualcosa da recriminare, però andiamo a San Marino fiduciosi e continueremo a dare battaglia.
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