Maestri: “All'inizio non mi capivo con Parisi”

Il giovane pitcher del San Marino vince la sua prima partita nei playoff. A un passo la firma con i Chicago Cubs

BOLOGNA – L’anno d’oro di Alessandro Maestri, non ha fine. Esordio in A1 (direttamente dalla B), esperienza europea con la Coppa Campioni, debutto in Nazionale e ora prima vittoria in finale, per giunta in trasferta dopo essere stato sotto per 4-0 dopo neanche 3 inning. I suoi lanci hanno riequilibrato la serie, dando al San Marino la possibilità di continuare a vivere il sogno. Il suo, proseguirà anche dopo l’8 ottobre, visto che il giovane pitcher romagnolo è praticamente a un passo da firmare un contratto con i Chicago Cubs.
‘Mi mancava la vittoria nei playoff, è arrivata nel momento giusto”.
La partenza non è stata sicuramente facile, magari speravi in un inizio più morbido.
‘Eh sì, me l’ero immaginato diverso. Però stavo bene e così ho sconfitto il nervoso. Non è stato facile all’inizio, sotto subito 3-0, poi il quarto punto senza valide al terzo. Le vedevo grigia a quel punto, invece la squadra ha cominciato a macinare valide, a fare punti e mi ha ridato coraggio”.
Nei primi inning hai affrontato i battitori del Bologna soprattutto con palle veloci, poi hai agito più con curve e slider e la situazione è migliorata.
‘Sì è vero, poi andava male perché non riuscivo a tirare i lanci che volevo. C’è stata un po’ di incomprensione con il ricevitore. Sai, quando non ti senti un lancio, è difficile che si riesca a essere efficaci.
L’impressione avuta è chiara. Maestri non voleva affrontare gli avversari con palle dritte e veloce, al contrario di Parisi, che intimorito dalle continue rubate degli uomini di Mazzotti, preferiva ricevere fastball per guadagnare tempo nei loro confronti.
In più sei partito spesso in svantaggio nel conteggio.
‘È vero, ma partendo con un lancio che non volevo, diventava tutto più difficile”.
Dopo aver subito 3 punti al primo inning, incassando 3 valide, hai iniziato il secondo con un’altra valida. Se Urueta non fosse andato in seconda, sarebbe stato un altro inning difficile.
‘Penso di sì perché ero reduce dalla ripresa precedente e avevo bisogno di un po’ di fiducia. L’out in seconda mi ha aiutato sicuramente”.

Informazioni su Federico Masini 266 Articoli
Nato il 28 marzo del 1979 a Grosseto, Federico risiede a Legnano dove lavora per la redazione milanese del quotidiano sportivo Tuttosport. Giornalista professionista, collabora con la testata torinese dal marzo del 2006 e dal 2009 è corrispondente, seguendo principalmente gli eventi delle squadra di calcio della città meneghina, Inter e Milan. In passato ha lavorato pure con Il Giorno (dove ha seguito le vicende delle formazioni lombarde di baseball e softball) e Libero, mentre tuttora collabora ogni tanto con Il Tirreno dove può sfogare la sua passione per il baseball seguendo le partite in casa e, soprattutto, in trasferta del Bbc (ha raccontato le partite anche per una radio locale). Collabora con Baseball.it dalla sua nascita, seguendo le vicende del Grosseto e curando, a volte, l'aspetto statistico dell'Italian Baseball League.

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