I South Siders finalmente cantano “Sweet home Chicago”

Sono i White Sox la prima squadra a qualificarsi per le World Series a cui mancano dal 1959 – Gli Houston Astros ad un passo dalla storia, conducono 3-1 sui Cardinals

Avevano appena inaugurato l’aeroporto internazionale O’Hare di Chicago, al cinema il film ‘Some like it hot” (‘A qualcuno piace caldo”), spalancava le porte del successo ad una Marylin che ancora non immaginava quanto dolorosa fosse a volte la vita. Il presidente degli Stati Uniti Eisenhower, in pieno disgelo riceve la visita di Khrescev. L’Hawaii e l’Alaska proprio in qell’anno divennero il quarantanovesimo ed il cinquantesimo stato degli USA Siamo negli anni in cui si continua a combattere la guerra contro i blue jeans, i juke box, i flippers ed il rock tutti simboli di una ‘generazione ribelle e scostumata”, e Martin Luther King Jr., sta portando avanti la sua lotta per il riconoscimento dei diritti civili degli afro-americani che lo porterà al premio Nobel e ad una prematura scomparsa in quel di Memphis. Era il 1959, l’ultima volta in cui i Chicago White Sox parteciparono alle World Series.
Sono tante le analogie di quella squadra con quella odierna, a partire dal fatto che sia 47 anni fa che oggi, nessuno avrebbe previsto i ‘South Sider” arrivare fino a questo punto. Allora come adesso i rivali che fino all’ultimo tentò di insidiare la vetta della Central Division furono i Cleveland Indians. Alla fine Chicago chiuse la regular season con un record di 94 vittorie e 60 sconfitte (.610) molto simile a alle 99 vittorie e 63 sconfitte (.611) di questa stagione che rispetto a quella del 1959 conta 8 gare in più.
Quello che tutti i tifosi della franchigia affidata a Ozzie Guillen auspicano non sia come quell’anno è proprio l’andamento delle World Series. Gli avversari di turno erano i Los Angeles Dodgers che in gara 1 al Comiskey Park subirono un sonoro 11-0, salvo poi pareggiare il conto in gara 2 grazie ad una vittoria per 4-3. La serie si sposta al LA Memorial Coliseum dove i White Sox perdono le prime due gare (1-3 gara 3 e 4-5 gara 4), per poi riuscire a strappare un risultato utile in gara 5 grazie ad un soffertissimo 1-0. A questo punto si torna a Chicago con i White Sox sotto nella serie per 3-2 e costretta a non concedere più nulla agli avversari. Purtroppo un disastroso quarto inning concederà ai Dodgers ben 6 punti che non verranno più rimontati. Vincendo 9-3 Los Angeles si aggiudica la serie per 4-2 e vince il titolo, lasciando i White Sox al ricordo di quel lontano 1917, anno in cui per l’ultima volta i ‘South Sider” si fregiarono del titolo di ‘Campioni del Mondo”.
Tornando al presente, va detto che Paul Konerko (MVP dell’ALCS 2005) e compagni, in queste post-season hanno fatto fuori squadre del calibro dei Boston Red Sox e dei Los Angeles Angels of Anaheim, ossia compagini che nell’attacco avevano la loro arma migliore. A conferma della potenza della difesa di Chicago è da notare che nelle 5 gare disputate per l’”American League Championship Series”, ben 4 volte consecutive i lanciatori hanno effettuato un ‘complete-game”(non accadeva dal 1954, l’anno del ‘perfect-game” di Don Larsen): Mark Buehrle in gara 2 (2-1 il finale, concesse 5 valide, ed un solo fuoricampo con 4 strike out all’attivo), Jon Garland in gara 3 (5-2 il finale con 4 valide, 1 base per ball ed 1 fuoricampo concessi contro 7 strike-out), Garzia in gara 4 (8-2 il finale, concesse 6 valide ed 1 base per ball con 5 strike-out all’attivo), e Josè Contreras in gara 5 (6-3 il finale con 5 valide e 2 base per ball concesse, contro 2 strike-out). Considerando anche gara 1 persa dallo stesso Contreras (3-2 il finale con il cubano sul monte per 8 inning ed un terzo), in cinque gare (ben 45 inning) i pitchers di Chicago hanno concesso a Vladimir Guerrero e compagni solo 21 valide, 3 basi per ball ed altrettanti home-run. In totale hanno mandato strike-out le mazze degli Angels ben 17 volte.
Intanto stanotte si giocherà a Houston gara 5 della ‘National League Championship Series” con gli Astros avanti per 3-1. Si tratta del primo di 3 match-point che gli ‘Astronomical” hanno a disposizione per partecipare alle prime World Series della loro storia. Sul monte di lancio i probabili partenti sono Chris Carpenter per i Cardinals ed Andy Petitte per la formazione di casa.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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