Gli spring-training non sono poi così tanto distanti, i roster delle varie squadre sono pressoché definiti ma numerosi personaggi delle Majors, tra cui nomi eccellenti, risultano ancora ‘a spasso.
Molti sono infatti i giocatori nella lista dei ‘free-agent, liberi quindi di accordarsi e di accasarsi presso il miglior offerente.
Nomi importanti del baseball USA, si diceva, giocatori pluripremiati e con diverse presenze alle All-Star Game.
Dall’apertura del mercato 118 free-agent hanno visto rinnovarsi il contratto con la propria squadra o firmato un accordo con una nuova franchigia, ma altri rischiano di vedere il prossimo campionato dalle poltrone di casa.
Vediamo quali sono i più importanti giocatori che rischiano di restare ‘al palo, cercando di capire perché e quali prospettive hanno per il prossimo futuro.
Jeff Weaver, lanciatore (ultima squadra: Los Angeles Dodgers) – Ventinovenne lanciatore destro, nel 2005, in 34 gare disputate ha realizzato una media PGL di 4.22 con 14 vittorie, 11 sconfitte e ben 157 strike-out. Un pitcher con questi numeri dovrebbe far gola a molte squadre, il problema è che costa molto: la scorsa stagione il suo introito si aggirava intorno ai 9,35 milioni di dollari, e per questa stagione difficilmente si accontenterà della stessa cifra. Negli ultimi giorni si sono mossi intorno a lui i Nationals, che dopo essersi sentiti sparare compensi per 10 milioni di dollari a stagione si sono un po’ raffreddati, e gli Angels.
Roger Clemens, lanciatore (ultima squadra: Houston Astros) – Di assodato c’è la sua presenza nella rotazione dei partenti della Nazionale USA ai prossimi World Baseball Classic, poi non si hanno più certezze. Si è parlato a lungo di un suo possibile ritiro, ma nonostante i 44 anni da compiere il prossimo aprile, i suoi numeri sul monte di lancio continuano a dimostrare che ‘The Rocket è ancora in grado di competere a livelli altissimi. Lo scorso anno ha preso per mano la sua squadra e con una media PGL di 1.87 in 34 gare giocate che hanno fruttato 13 vittorie e 8 sconfitte con ben 187 strike out, ha letteralmente trascinato gli Astros alle post-season. Come può il baseball perdere un giocatore del genere? Si parla di forti interessamenti delle sue ex squadre Red Sox e Yankees, ma anche dei Rangers che consentirebbero a Clemens di restare nel suo amato Texas.
Bengie Molina, catcher (ultima squadra: Los Angeles Angels of Anaheim) – Se questo affermato ed esparto ricevitore (.295 media battuta, 15 fuoricampo e 69 punti battuti a casa solo lo scorso anno), è ancora a piedi deve ringraziare soprattutto il suo agente, Alan Nero, che quando ancora i Mets non avevano acquistato Lo Duca, avevano offerto un contratto triennale da 18 milioni di dollari. Nero ha rifiutato l’offerta in attesa che qualcuno offrisse di più, ma così non è stato ed ora il 31enne portoricano rischia di restare fermo una stagione anche se negli ultimi giorni si è aperta una pista che lo porterebbe a Toronto.
Mike Piazza, catcher (ultima squadra: New York Mets) – Fermo restando la simpatia e la gratitudine che tutti noi italiani abbiamo per questo giocatore che dopo 13 anni di MLB decide di prendere parte ai prossimi World Baseball Classic con la casacca della nostra Nazionale, negli ultimi tre anni la sua media battuta è decisamente peggiorata passando dal .286 del 2003 al .251 della scorsa stagione. I suoi 19 fuoricampo e 62 punti battuti a casa del 2005 confortano il giocatore che vorrebbe disputare ancora un paio di stagioni come ricevitore, prima di passare al ruolo da battitore desigato che invece gli viene offerto oggi. Su di lui ci sono i Twins che però non sembrano molto determinati a chiudere l’affare.
Royce Clayton, interbase (ultima squadra: Arizona Diamondbacks) – Altro grande mistero di questo mercato. Con squadre come Boston Red Sox e Chicago Cubs, tanto per citarne alcune, che hanno nel ruolo di interbase il punto potenzialmente più debole del roster, Royce Clayton, 16 stagioni da autentico protagonista nelle Majors, è ancora fermo ai box. Eppure i suoi sono numeri di tutto rispetto. Esordito a 21 anni con i Giants, nelle ultime due stagioni, pur giocando con squadre di non primissimo piano, Colorado Rockies e Arizona D-backs, ha messo insieme 98 punti battuti a casa e 23 basi rubate (solo lo scorso anno ha prodotto una media battuta di .270). Al momento ci sono stati degli abboccamenti con i Marlins, e con le sue ultime due ex squadre: i Rockies ed i D-backs. Questi ultimi sembrano però fuori gioco visto che offrono un solo anno di contratto, mentre il giocatore vuole assolutamente un pluriennale.
Alex Gonzalez, interbase-terza base (ultime squadre: Marlins e Devil Rays) – Più o meno il discorso fatto per Clayton può essere fatto per questo giocatore: possibile che non ci sia spazio per lui in uno dei roster dove la posizione di interbase lascia spazio a tanti dubbi? Altro punto a vantaggio di questo 29enne venezuelano è l’ecletticità che lo porta a giocare con risultati discreti sia come interbase che come terza base. Per ora non ci sono notizie di rilievo su movimenti di mercato che lo interessano. Siamo fermi al suo rifiuto dell’arbitrato offerto da Tampa.
Sammy Sosa, esterno (ultima squadra: Baltimore Orioles) – Vero è che dal 2001 le sue performance sono visibilmente calate, passando da una media battuta di .328 con 160 punti battuti a casa e 64 fuoricampo di allora ai .221 media battuta, 16 punti battuti a casa e 14 fuoricampo della passata stagione. Però, fosse anche per le operazioni commerciali che ne seguono, resta difficile pensare che non ci sia una squadra disposta ad accoglierlo per fargli raggiungere l’importante traguardo dei 600 home run in carriera (al momento è fermo a 588). Infatti sul giocatore c’è da tempo un forte interesse dei Nationals, mentre da poco si sono timidamente mossi i Marlins che però devono mantenere un profilo economico non troppo elevato che poco piace al giocatore.
Frank Thomas, prima base-battitore designato (ultima squadra: Chicago White Sox) – Questa è una delle situazioni più assurde di questo mercato. Va bene che Thomas ha quasi 38 anni, ma come si può lasciare a spasso un battitore designato che lo scorso anno in 34 apparizioni si è sparato la bellezza di 12 fuoricampo e 26 punti battuti a casa? Sul giocatore c’è più di un interessamento degli Oakland Athletics che nel ruolo di Thomas sta valutando anche Erubiel Durazo che negli ultimi tre anni ha giocato con i californiani.
Erubiel Durazo, battitore designato (ultima squadra: Oakland Athletics) – Non sono tanto i 32 anni a spaventare I possibili acquirenti, quanto i continui problemi fisici a cui questo giocatore va incontro. Chi lo acquisterà sa che con ogni probabilità non lo avrà a disposizione per l’intera stagione e questo è un deterrente più che valido per i possibili acquirenti. Timidi interessamenti ci sono comunque per i Toronto Blue Jays e gli stessi A’s con cui ha giocato negli ultimi tre anni.
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