Alla fine l'impossibile e' accaduto. Gli Stati Uniti sono fuori dal 1° World Baseball Classic e la quarta semifinalista e' il Giappone. Ad eliminarli il solito Messico, con il risicato punteggio di 2 a 1, che gia' nel 2003 escluse la patria del batti e corri dalle qualificazioni per le Olimpiadi di Atene scatenando nel paese a stelle e strisce le polemiche che, a ben pensarci, probabilmente convinsero la grande lega ad organizzare questo 1° Mondiale per i professionisti.
Tutto inutile, cosi' come e' risultato inutile utilizzare come partente per l'ultimo incontro della seconda fase del torneo un pezzo da 90 come Roger Clemens.
Il “dramma” si consuma al 5° inning sul punteggio di uno pari dopo che al 3° il Messico era passato in vantaggio grazie al singolo di Jorge Cantu che spinge Valenzuela dalla seconda a casa e il pareggio al quarto degli Stati Uniti sulla volata di sacrificio di Vernon Wells per il punto di Chipper Jones.
Il 69° lancio al 5° di Roger Clemens su Mario Valenzuela rimane alto e il battitore destro messicano ne approfitta castignadolo con un singolo.
Il successivo sacrificio di Luis Carlos Garcia consente l'avanzamento in seconda di Valenzuela che poi si porta in terza sul singolo di Amezaga che sancisce anche la fine della prestazione di Clemens che viene sostituito da Scott Shields.
Sul punteggio pieno a casa base e con Amezaga che nel frattempo ruba la seconda, il lanciatore dei California Angels concede a Cantu di battere una rimbalzante lenta su Derek Jeter che non puo' fare altro che eliminare il corridore in prima e subire il punto da Valenzuela per il definitivo 2 a 1.
Alla formazione americana non sono sufficienti altre 4 riprese per riacciuffare l'incontro.
Addirittura al nono con un out al passivo e uomini in prima e seconda subiscono il doppio gioco Amezaga-Cantu-Gonzalez che consegna la formazione centroamericana alla storia.
Entusiastiche le dichiarazioni finali dei messicani anche se la vittoria non li ha qualificati per le fasi finali.
“Abbiamo voluto finire trionfando” le prime parole di Cantu “pur sapendo gia' da ieri di essere fuori dal torneo“.
“Questa è un importante passo per i giocatori messicani e un modo meraviglioso per aprire le porte ai nostri migliori giocatori” ha invece dichiarato il partente messicano Oliver Perez.
Logica delusione nel team USA con il manager Buck Martinez che non si nasconde ed e' consapevole di essere responsabile per l'eliminazione.
Martinez si dichiara consapevole di avere avuto a disposizione un team molto forte che non ha saputo esprimersi al massimo, soprattutto in battuta, grazie anche al livello dei pitcher avversari per i quali “c'e' da togliersi tanto di cappello“.
Il Classic logicamente prosegue con la fase piu' entusiasmante, le semifinali e finali che sono anche una sfida tra due tipologie di baseball.
Con Giappone-Corea che mettera' a confronto il baseball asiatico c'e' come contraltare un Cuba-Repubblica Domenicana in pure stile caraibico.
Da questi due scontri scaturira' la finalissima di questo primo bellissimo ed entusiasmante Mondiale dei professionisti con il nuovo Petko Park di San Diego che ospiterà i 3 incontri conclusivi.
Sabato alle 19.00 ora italiana si sfideranno Repubblica Dominicana e Cuba mentre alle 4 della notte sara' la volta degli asiatici.
Alle 3 di notte di lunedi' 20 marzo sara' invece dato il playball della finalissima che chiuderà questa prima edizione.
Anche gli italiani potranno godersi lo spettacolo in televisione considerando che sia le semifinali che la finale saranno trasmesse in differita il giorno successivo da Sportitalia.
Vedremo se la neo nata rete sportiva tricolore ripercorrera', perlomeno in pate, il successo della ESPN che ha comunicato che grazie al World Baseball Classic sta registrando storici dati di ascolto per il mese di marzo.
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