Giù la maschera. E’ sempre più all’insegna della De Angelis Godo l’inizio del girone di ritorno. Altro che salvezza, la compagine di Zoli adesso è davanti a tutti, seppure a braccetto con il Colonie di Maremma Grosseto, e promette di arrivare fino in fondo. Sei a zero il bilancio di Sherrod & c. dopo il giro di boa, e nemmeno per il pur combattivo Orel Anzio c’è stato niente da fare sul diamante del ‘Casadio. La tripletta colta a Rimini una settimana fa non era stata certo frutto di chissà quale combinazione astrale: il trio di partenti dei Goti è più che mai affidabile (non era facile trovare un buon pitcher come Skaggs dopo l’addio di Hamilton) e poi c’è un line-up diventato compatto e pericoloso in tutti i suoi effettivi dove a turno c’è sempre qualcuno che trascina gli altri. Il solito punto interrogativo è fino a quando reggeranno il ritmo gli straordinari Mura e Cillo ammirati fino ad ora, ma con l’entusiasmo di cui si nutre l’ambiente godese, questa squadra può rappresentare una vera mina vagante anche in ottica play-off. Se il girone di ritorno ha proposto il prepotente ingresso tra le prime quattro della De Angelis, c’è ovviamente anche chi ha dovuto lasciare il posto, almeno per il momento, tra le pretendendi alla post-season. Il riferimento è ovviamente per la Telemarket Rimini, della cui crisi acuta ha beneficiato l’Italeri Bologna per ridare fiato alla propria classifica e riprendere un po’ di quella fiducia che ultimamente, per vari motivi, era forse venuta a mancare. Nelle prime due gare della serie, gli uomini di Nanni hanno vestito i panni dei Pirati visti nel girone di andata e senza fare sfracelli hanno saputo sfruttare le occasioni battendo al momento opportuno oltre a confermare il proprio mound come il migliore del campionato grazie soprattutto al tandem Morreale-Matos. E in garatre non c’è stata storia, con il line-up felsineo che ha disposto a proprio piacimento di un’insolita staffetta a cinque proposta sul monte da Mike Romano. Davvero inspiegabile il crollo verticale subito dalla Telemarket. E’ vero che la ex capolista riminese era probabilmente andata oltre i suoi mezzi nelle prime 27 gare, ma i Pirati non possono essere nemmeno quelli completamente spenti delle ultime 6 partite, perse ancora prima di scendere in campo. Un problema soprattutto mentale che non si può certo giustificare con la partenza di Lucca, tornato negli States con biglietto di sola andata (è possibile che a breve la società neroarancione sostituisca l’istrionico californiano con un interno oriundo) ma che dovrà essere risolto al più presto, approfittando della pausa, se Rimini non vorrà restare a guardare i play-off delle altre.
Emozioni sul Titano dove il remake della finale di Coppa dei Campioni ha sorriso ancora una volta alla squadra di Bindi, capace di mettere a nudo tutti i limiti del Navarro attuale, quasi brutalizzato dal line-up biancazzurro. Ma il Colonie di Maremma ha classe e orgoglio da vendere e la clamorosa rimonta di garadue lo sta a testimoniare. Sotto 9-5 al 9°, i biancorossi di Mazzotti sono riusciti nell’impresa di pareggiare e poi prendere il largo al 10° segnando qualcosa come 9 punti in due riprese sul malcapitato Nyari. Un successo che ha dato il là al bis di garatre con il solito Riccardo De Santis protagonista sul monte. Grosseto alla fine ha superato lo scoglio T&A e si appresta a ridare la caccia al primato in classifica mentre i campioni d’Europa sono tornati a fare i conti con un campionato sempre avaro di soddisfazioni.
Grande equilibrio infine nelle prime due gare del derby tra Comcor Modena e Ceci&Negri Parma, prima che i canarini prendessero il largo nel recupero di domenica sera guadagnando una lunghezza sulla linea rossa anche se la corsa salvezza potrebbe tra breve coinvolgere altre squadre fino ad ora insospettate.
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