Avanti adagio. Prima di fermarsi per l’ultima sosta, la carovana del campionato ha regalato l’ennesimo week-end all’insegna dell’equilibrio lasciando pertanto la classifica pressocchè immutata. Nessuna tripletta, tante partite strette (5 su 12 si sono concluse con il minimo scarto) e un clima di incertezza che riguarda soltanto la parte bassa della graduatoria, visto che ormai il solco scavato dalle prime quattro non sembra colmabile dalle inseguitrici, perlomeno a questi ritmi.
In parecchi casi il monte ha avuto la meglio sui rispettivi box di battuta avversari e in questo senso la copertina non può che spettare di diritto al signore della collinetta, ovvero Jesus Matos. Il dominicano dell’Italeri Bologna, uno che ormai è abituato a regalare ai suoi tifosi prestazioni da incorniciare, è arrivato ad un passo dal perfect-game in garauno contro il Cantine Ceci&Negri Parma, impresa rovinata da una valida del guastefeste Illuminati proprio alla nona ripresa. E se Matos ha condotto al successo di misura la Fortitudo terminando con una one-hit, il bis lo hanno concesso soprattutto Betto e Milano in garatre, anch’essa vinta di un soffio a spese dei ducali rivitalizzati dalla cura Luciani. Il monte ha dunque cancellato le macchie di un line-up, quello bolognese, incappato in un week-end non proprio esplosivo dopo le ultime convincenti apparizioni, permettendo alla squadra di Nanni di agganciare il Colonie di Maremma Grosseto in vetta alla classifica. Da registrare solo il calo di Monreale, peraltro preventivabile dopo una stagione condotta a livelli inattesi. Qualche rimpianto in casa parmigiana non può mancare. A parte il muro Matos, il Ceci&Negri si è aggiudicato l’anticipo di giovedì e avrebbe potuto perfezionare una clamorosa doppietta se solo avesse sfruttato le numerose occasioni capitate in garatre.
Un’altra coppia insegue le battistrada ed è quella formata dalla Danesi Nettuno che ha sorpassato la De Angelis Godo, dopo le tre sfide allo Steno Borghese dove i padroni di casa hanno avuto la meglio grazie al loro cavallo di battaglia, le due gare del sabato. Dopo il settimo ko stagionale nella gara riservata al pitcher straniero (a Sanchez Loper è risultato fatale il 3° inning di garauno che ha dato la vittoria ai Goti), la Danesi ha sbattuto in faccia al temibile line-up ravennate il suo terribile duo Costantini-Arias, e per Sherrod & c. non c’è stato niente da fare (zero punti in due partite). Il giovane figlio d’arte ha condotto con padronanza due terzi di gara prima di lasciare la pedana ad un intoccabile Masin mentre in serata Arias ha confermato di attraversare un periodo di forma strepitoso concedendo la miseria di 3 valide in 9 riprese. Per gli uomini di Zoli da registrare la pur ottima prestazione di Cody Cillo mentre Mura sta accusando un appannamento di forma.
Più indietro, esattamente nella terra di mezzo della classifica, ecco la Telemarket Rimini che mettendo a segno la doppietta nel derby a spese dei cugini della T&A, si è aggiudicata il primo confronto diretto stagionale (4-2 nella duplice sfida). I Pirati di Mike Romano sono a tre sconfitte di distanza dal quarto posto ma più ragionevolmente e considerate le difficoltà di organico, il doppio successo sulla T&A riveste un peso specifico importante in chiave salvezza. Dopo gli incredibili sprechi dell’anticipo di giovedì (12 valide per 13 rimasti in base), i neroarancioni hanno esibito la staffetta vincente Trejo-Looney contro un pur ottimo Figueroa prima di aggiudicarsi in maniera ben più netta garatre, dove la tenuta di Patrone, D’Amico e Bartolucci si è dimostrata ben superiore rispetto a quella dei dirimpettai Casseri e Newman. Se la Telemarket può respirare, la T&A deve invece cominciare a preoccuparsi sul serio.
E una mazzata sulle speranze di salvezza dell’Orel Anzio è arrivata per mano della Comcor Modena, trascinata dalla coppia Roman-Guzman in garauno e dal line-up in garatre. I canarini restano così in corsa per la salvezza mentre sulla sponda laziale adesso si fa davvero dura, e nonostante la super prestazione di Justin Farina (no-hit in garadue con 15 strike-out all’attivo) c’è poco da sorridere.
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