RIMINI. Lo scudetto finisce a Rimini per l’uncidesima volta nella storia. La Telemarket Rimini ha vinto anche garacinque contro il Bbc Le Colonie di Maremma Grosseto, completando il cappotto interno con un 2-1 maturato negli ultimi inning della partita. Un’altra gara equilibrata, dominata dai lanciatori nella quale i maremmani hanno evidenziato i limiti già messi in mostra nelle precedenti partite: difesa disattenta e attacco poco incisivo nei momenti delicati. A deludere nuovamente è stato l’interbase Gutierrez, autore di un errore non classificato che ha permesso al Rimini di portarsi in vantaggio al quinto inning.
Alla fine però lo scudetto per quello visto nelle cinque partite è assolutamente meritato. Se è vero che il Grosseto ha giocato al di sotto dei propri livelli, va dato atto al Rimini di essere tornato in questi playoff una vera e propria squadra e di aver sfruttato al meglio ogni opportunità capitatagli. La squadra di Mike Romano ha tirato fuori uno spirito di gruppo che solamente tre settimane fa a Grosseto era lontano dall’essere solamente adocchiato. Incredibile, infatti, l’epilogo del campionato 2006 se solo si pensa a quanto è successo a metà settembre, quando il Rimini è riuscito a entrare nei playoff con un colpo di reni all’ultima giornata, espugnando un Grosseto zeppo di riserve e con l’interno Marussich sul monte e ringraziando il Modena vincente agli extrainning con Godo, rivale dei Pirati per la quarta piazza.
Poi, i romagnoli, hanno spazzato via i campioni d’Italia del Bologna con grande autorità soprattutto nel box di battuta (soprattutto con Buccheri e Chiarini, sotto tono in finale, ma decisivi in garaquattro e cinque), mentre con il Grosseto hanno messo in mostra un’ottima difesa (nonostante l’impiego nell’angolo caldo di Chiarini, un esterno) e un monte capace di competere con i superfavoriti Navarro e De Santis. In più, in attacco (nel complessivo Rimini ha battuto di meno dei toscani) le valide sono sempre arrivate al momento giusto, come negli epiloghi delle ultime due partite (valida di Buccheri a 1/16 in garaquattro; singolo di Chiarini a 2/19 in garacinque).
Seguendo il copione della serie finale, anche in garacinque il Grosseto ha battuto di più dei padroni di casa fino all’ottavo e decisivo inning (5 valide a 4), sprecando moltissimo sulle basi, in particolare al secondo attacco (Valera in seconda e zero out), al quarto (Ramos in terza, Valera in prima e eliminazione interna di Zamora che ha girato il primo lancio di un Patrone in difficoltà) e tutto sommato anche all’ottavo quando Ermini ha portato a casa Marussich (a correre per Bischeri in prima per base ball) per il momentaneo 1-1 e Valera è stato eliminato 1/3 con lo stesso Ermini e Ramos rispettivamente in terza e seconda.
Il Rimini si era portato in vantaggio al quinto grazie all’ennesima leggerezza dell’interbase maremmano Gutierrez (fischiato e contestato dal centinaio di tifosi maremmani giunti al Mondiale): con Oropeza in terza (singolo, in seconda su sacrificio e in terza su lancio pazzo) e due out, Gutierrez non ha aggredito la battuta di Solano e dopo aver raccolto la palla ha cincischiato con la stessa prima di tentare inutilmente l’out in prima. All’ottavo, dopo il pareggio del Grosseto, l’allungo finale e tricolore del Rimini. Con due out, singolo di Green e in campo opposto di Buccheri (Green in terza): Mazzotti visita De Santis (116 lanci) e inserisce Ginanneschi che dopo il primo strike incassa il singolo di Chiarini al centro per il punto del 2-1. Poi arrivano un errore di Gutierrez su Carrozza (basi piene) ma l’eliminazione al volo di Lollio sul fly di Agli.
Alla fine del match, premiato come Mvp della serie, il seconda base Astrubal Oropeza. A metà stagione si vociferava di un suo possibile taglio… La giusta conclusione di un campionato – quello del 2006 – veramente impronosticabile.
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