Italian Baseball League? A metà tra sogno o realtà, tra quanto dovremmo fare (sulla carta) e quanto siamo in grado di fare (in pratica), il baseball tricolore continua a interrogarsi se il desiderato rilancio del gioco in termini di popolarità, diffusione e business passa davvero attraverso la realizzazione di una lega professionistica.
Tempo previsto per il lancio del progetto 36 mesi. Con un partner strategico come la Major League. Proposte concrete, condivise e definitivamente approvate, al momento, non ne sono ancora emerse. Esiste però una prima bozza di business-plan presentata a gennaio in quel di Tirrenia, quando la IBL (che scatterà dalla stagione 2009) ha cominciato timidamente a muovere i primi passi.
Un’ipotesi di lavoro illustrata da Fraccari alle società attraverso uno slide-show che conteneva le linee guide di quel programma che dovrebbe portare il baseball italiano ad una ‘svolta epocale, ad un passaggio importante come il professionismo.
Il presidente federale, a suo tempo, disse che ‘è eroico fare il presidente di A1, servono risorse enormi, con ritorni zero. Non ha senso continuare così. Occorre una svolta, occorre cambiare mentalità. La Fibs aggiunse si mette in gioco per alleggerire le società da questo peso. Una sfida in piena regola per tentare di cambiare la situazione attuale.
Ma la proposta della Fibs vs. Majors di investire in Italia che riscontri ha ottenuto sul versante dei club? I tempi sono già maturi per la nascita della Lega pro? E le società sono pronte per il grande salto, affrontando costi, ritorni e impegni operativi organizzativi, strutturali e di marketing?.
Baseball.it ha realizzato una serie di interviste per cercare di capire – senza pretendere troppo – cosa ne pensano proprio i diretti interessati, il cuore pulsante del movimento, ovvero le società.
Le abbiamo interpellate tutte e 8, sono quelle che hanno avuto modo di metabolizzare il draft del piano: il funzionamento delle franchigie a struttura piramidale regionale, la possibilità di giocare 5 partite settimanali, gli elementi di valutazione per l’individuazione delle franchigie, le squadre da 24 giocatori pro di cui 5 inviati dalle Majors, il budget di circa 800.000 euro l’anno, gli spettatori paganti previsti
Alle 8 società, che dovrebbero coincidere con le franchigie in campo, abbiamo quindi chiesto sensazioni e pareri sull’avvio della IBL previsto ad Aprile 2009. Dopo alcune settimane di vana attesa, abbiamo comunque deciso di iniziare la pubblicazione dei vari interventi, visto che ad oggi ne mancano ancora tre all’appello. Confidiamo di ricevere anche le altre impressioni, visto che la comunicazione è un altro aspetto centrale dell’ambizioso progetto.
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