Dalle rive tirreniche direttamente in Piemonte, in quel di Avigliana, la formazione che si appresta a debuttare per la prima volta nella sua storia nel massimo campionato di baseball. E proprio con Avigliana, Torino ed altre interessanti realtà particolarmente attive, il Piemonte può e deve essere parte integrante di quel progetto, con una sua franchigia, per la creazione della lega italiana professionale.
‘In linea di massima ritengo che la IBL possa portare al rilancio del gioco in termini di popolarità, diffusione e business sostiene a Baseball.it il Presidente dell´Avigliana Baseball, Antonio Carbone – E’ però di fondamentale importanza però che il movimento non perda di vista il tessuto di base, che è il solo grande serbatoio che può dare continuità al baseball nazionale. Deve essere garantita cioè una mutualità tra le società di vertice e tutte le altre sia in termini economici che tecnici. Solo così si può pensare di non rendere sterile tale l´iniziativa.
Ma cosa ne pensa del funzionamento delle franchigie a struttura piramidale regionale? Dovranno essere fatti accordi con società di serie inferiori, scambiati giocatori e allenatori all’interno della franchigia
‘Occorre sostenere la crescita della classe dirigente, favorita da una legislazione federale che tuteli il lavoro delle piccole società che si dedicano alla crescita tecnica dei giovani. Anche qui è indispensabile l´affermazione del concetto di mutualità che da un lato rilanci il baseball come sport in grado di attirare interessi commerciali e dall´altro gratifichi il lavoro pesante e silenzioso che tanti portano avanti nel più desolante anonimato.
Aprile 2009 è previsto l´inizio della prima stagione della IBL. C´è la possibilità che vengano giocate 5 partite settimanali… Ma i tempi sono davvero maturi per un simile passo?
‘Temo che siano troppo stretti per fare questo passo, forse non ci sono ancora tutti i presupposti necessari, fermo restando che una data la si debba stabilire, vedrei bene un processo più graduale. 5 incontri a settimana? E´ un impegno che considero prematuro, che potrebbe essere addirittura controproducente per tutto il movimento. E´ una decisione che va valutata con estrema prudenza sulla base dei riscontri che avremo in questi due anni. Inoltre, vanno valutati in modo attento e onesto sponsor e media, seriamente coinvolti, altrimenti semineremmo nel deserto.
Cosa ne pensate della proposta di roster da 24 giocatori professionisti di cui 19 italiani o europei gestiti dalla franchigia Italiana e 5 giocatori inviati dalla MLB?
‘E’ un elemento assolutamente positivo, fermo restando che prima di avere dei professionisti dobbiamo essere sicuri di avere le risorse per pagarli e ribadisco quindi la necessità di dare all´esterno una grande visibilità attraverso cui conquistare l´interesse di chi investe denaro. Prima creiamo i presupposti di visibilità e poi strutturiamo tutto il resto.
Tra atleti, staff tecnico, dirigenti etc. dovremmo essere su un budget di circa 800.000 euro
‘Considerando le difficoltà odierne di raccogliere anche solo un quarto di questa cifra certamente non possiamo sostenere questi numeri. Ma se si riuscirà a dare un po’ di lustro al baseball sul territorio nazionale è probabile che fra due anni si riesca. Consideriamo anche che altri sport, come basket, volley e rugby, molto più avanti di noi da un punto di vista dell´immagine, viaggiano su budget 3-4 volte superiori, per cui le "nostre necessità" sarebbero meno impegnative e quindi più appetibili per eventuali sponsor.
Si prevedono nel 2009 una media di circa 800 spettatori paganti a partita… realtà o utopia, Presidente?
‘Per far pagare bisogna poter offrire dei servizi e più spettacolo, non è una realtà ma neppure un´utopia. In A2 noi dell’Avigliana, con tribune fatiscenti e senza alcuna pretesa di servizi offerti, avevamo circa 400 spettatori non paganti per gara. Creando un po’ più di spettacolo tecnico, con le nuove tribune coperte (fra due anni) e magari offrendo qualche servizio in più come bar mobile, ristoro in loco, inventandoci qualche intrattenimento per il pubblico nei momenti di pausa ecc. si può ottimisticamente pensare di raggiungere questi risultati. Si ipotizzano 800 paganti
difficile, a meno che il baseball abbia un boom straordinario, attendersi che un tale numero di spettatori popoli lo stadio cinque sere la settimana.
A quanto risulta, la bozza del progetto indica che la distribuzione dei profitti alle franchigie sia determinata dalla IBL che provvederà anche alla gestione della suddetta distribuzione e assegnerà i fondi alle diverse aree d’intervento come ad esempio ‘Miglioramento Strutture, ‘Sviluppo del gioco etc
Che ne pensa?
‘Credo sia necessario, in una fase iniziale, per un criterio di univocità dell´investimento
a regime, vedrei meglio una gestione territoriale delle risorse finalizzate ad interventi mirati in funzione delle reali necessità locali che centralmente non potrebbero mai essere valutate correttamente.
Commenta per primo