Incerto ed equilibrato ma ad alto livello. E’ così che si presenta sulla carta il rinnovato massimo campionato di baseball formato ‘small. Tanto per cominciare i campioni d’Italia della Telemarket Rimini si presentano ai nastri di partenza decisamente rinforzati rispetto al passato campionato quando una sorta di miracolo sportivo consentì ai Pirati di conquistare l’undicesimo scudetto. Il presidente Rino Zangheri non ha perso tempo e già a metà febbraio la squadra era praticamente già fatta. I neroarancioni puntano a difendere il tricolore e al tempo stesso tenteranno nuovamente l’assalto a quella Coppa dei Campioni che sfugge dal lontano 1989. Obiettivi giustificati dall’ingaggio della star del monte Tony Fiore (15 anni tra i professionisti americani) che lancerà garadue cercando di ripercorrere le orme riminesi di Simontacchi e Urbani ma anche del trio dominicano di interni Garcia, Pena e Santana, tutti con un buon passato in Triplo culminato con l’approdo in Major anche se nessuno di questi è un terza base di ruolo. Se il monte sembra solido (si dice un gran bene anche del mancino Hartmann nonostante un pedigree inferiore ai colleghi ‘strangers), la caratteristica principale dei nuovi Pirati in attacco dovrebbe essere la grande velocità sulle basi, pur non disdegnando in potenza con gli stessi Garcia e Pena e ovviamente il solito Chiarini. Perso Buccheri in campo esterno, da valutare l’impatto con la A1 della giovane promessa Signorini, arrivato dal Riccione insieme al più esperto ex casertano Napolitano.
Archiviata la paradossale stagione 2006 (Campione d’Europa e retrocessa in A2) la T&A San Marino torna in pista più agguerrita che mai. Se il mound era risultato la causa più vistosa del cattivo rendimento nell’ultimo campionato, la società del Titano è decisamente corsa ai ripari. Si potrà dire di tutto del monte T&A ma di certo non che sia corto. Sono ben 11 i lanciatori nel roster, compresa una ventata di gioventù che porta i nomi di Frau e Tonellato. Se Montane si confermerà quello del 2005, la coppia con Figueroa in garauno promette i classici sorci verdi per qualunque line-up avversario. Da verificare garadue con l’ex modenese Orta coperto dall’esperto Comoglio e dall’ex universitario yankee Joe Vingo. Senza più bomber del calibro di Salazar e Casimiro, l’attacco si presenta forse meno potente ma non per questo meno affidabile mentre la difesa dovrebbe davvero dare un grosso taglio alla percentuale di errori grazie ai guantoni di La Fera, Sheldon e Imperiali in diamante e a quelli di Buccheri e Francia in campo esterno. Interessante anche il cambio dietro al piatto dove è arrivato il nicaraguense Matamoros al posto di Parisi, senza dimenticare i back-up Albanese e Suardi. La T&A è anche l’unica formazione di A1 ad avere altri due visti stranieri a disposizione.
Chi pensava ad una Fortitudo Bologna ridimensionata dopo l’eliminazione nella semifinale degli ultimi play-off, si è probabilmente sbagliato. La formazione felsinea è sempre lì, nel lotto delle solite favorite della vigilia. E’ vero che non c’è più un giocatore importante come Dallospedale, ma la perdita del seconda base della Nazionale dovrebbe essere compensata, quantomeno in attacco, dall’arrivo di due personaggi come Conti e Connell che promettono fuoco e fiamme nel box pur difendendo in ruoli diversi. E’ cambiata nuovamente la coppia catcher-shorstop, con Nunez e Ramos finiti a Grosseto così come era successo un paio di anni prima con Solano e Antigua approdati a Rimini. Se il nuovo interbase Alvarez è da scoprire, si sa invece già tutto di Gasparri che dietro al piatto rappresenta sempre una garanzia, esattamente come il gruppo italiano con Liverziani, Frignani, Pantaleoni e Landuzzi. E il monte? Beh, difficile chiedere di meglio quando nella tua squadra c’è uno come Matos (il rilievo in garauno sarà Herrera) mentre ai soliti Bazzarini e Betto quest’anno si aggiungerà anche Incantalupo, senza contare il nuovo arrivo George e la maturazione della stellina D’Angelo.
Dopo Novara e Torino, il campionato italiano si prepara finalmente a riabbracciare il baseball piemontese con la neopromossa Avigliana. Un evento che ha rischiato seriamente di non concretizzarsi non più tardi di un paio di settimane fa a causa di un mancato accordo di sponsorizzazione. La passione dei dirigenti ha fortunatamente fatto rientrare l’allarme e dopo questa prima salvezza ‘virtuale, ora l’Avigliana cerca quella reale, da conquistare sul campo in quello che solamente sulla carta sembrerebbe un duello con il Godo per evitare l’ultimo posto. L’entusiasmo classico della matricola potrebbe rivelarsi una carta importante da giocare soprattutto all’inizio del campionato, sfruttando magari qualche eventuale problemino di amalgama delle cosiddette grandi. Una mano molto importante dovranno darla i cinque stranieri, fondamentalmente tutti da scoprire, dalla coppia di pitcher De Los Santos-Moronta a quella di interni Colmenter-Vazquez fino al ricevitore Baez. Importanti anche gli innesti sul mound dell’ex nettunese Billisi e dell’ex modenese Marrone. Per l’Avigliana sarà comunque una stagione da ricordare.
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