Una gioia infinita in diamante per gli Huskies e chissà che festa a Rouen, lassù nell’Alta Normandia. Quando meno te l’aspetti ecco che i ‘piccoli francesi compiono il miracolo in poco meno di due ore e mezza.
Prima superano il San Marino e guadagnano la semifinale. Poi battono i tricolori in carica e tra i favoriti nella corsa al titolo di campione d’Europa, la Telemarket Rimini. Conquistano una storica finale.
Teatro della clamorosa deblacle dei pirati e della straordinaria impresa transalpina il terreno dello stadio Serravalle. Un 4-3 tiratissimo al termine di una partita giocata sul filo del rasoio.
Facile immaginare l’entusiasmo con cui i francesi sono scesi in campo, motivatissimi a fare lo sgambetto, perchè no, anche ai campioni d’Italia di Romano.
Il partente Hartmann ne fa le spese. Dura due riprese, crolla sotto i colpi dei francesi che vanno in vantaggio con Boris Marche, spinto a casa base dalla valida di Flavien Peron. E arriva presto anche il 2-0 con l’interbase canadese Dany Scalabrini (autore di un doppio) che dopo avere raggiunto la terza sulla battuta di Hagiwara va veloce verso casa sul singolo di Luce Piquet.
Sul mound Nicola Dubaut tiene bene, cinque valide nei primi cinque inning, poi al sesto arriva la reazione del line-up romagnolo che riequilibrava le sorti della partita: Garcia e Chiarini firmano due valide, la difesa avversaria commette anche un errore ed è 2-2.
Il Rouen Huskies, mai domo, incontra duramente D’Amico entrato al posto di Hartmann. Peron e Lecourieux battono valido, poi con un out spetta a Bert toccare in diamante portando a casa il 3-0. Segue Dany Scalabrini (scatenato 4/4) con un singolo, 4-2. E’ festa nel dug-out francese.
Siamo nella seconda parte del settimo, quando la Telemarket accorcia con Napolitano (singolo) che corre verso il piatto di casa sulla valida di Pena. 4-3, il Rimini ci crede ancora.
Ottavo: gli Huskies sciupano un’altra occasione per incrementare il vantaggio con il ricevitore Marche eliminato a casa (12 valide totali contro le 10 riminesi). Poi si affidano a Keino Perez (già ottimo protagonista nella vittoria di ieri contro San Marino) per difendere l’esiguo ma decisivo vantaggio.
Sarà ancora il lanciatore venezuelano a frenare, nelle ultime due riprese, l’irruenza delle mazze romagnole firmando la salvezza che vale la finale di Coppa Campioni. E Rouen adesso, legittimamente, sogna ad occhi aperti.
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