Una serie da fuochi d´artificio, piacevole per chi vuole un baseball pieno di battute valide, meno per chi certi svarioni in difesa in una semifinale scudetto non li vorrebbe neanche nelle categorie minori. Figuriamoci qui. Vince la Danesi Nettuno e lo fa alla sua maniera, tirando fuori il carattere quando serve e diventando esplosiva nel box di battuta. Non è un caso che sia finita così se nel corso delle sette partite. La formazione di Bagialemani ha battuto 329 e la bellezza di 8 fuoricampo. Se pensiamo che nella stagione regolare era arrivata a 22, avendo comunque la leadership, c´è poco da dire sul momento di forma dei verdeazzurri. Aiutati, certamente, da lanciatori avversari non al meglio. A dire il vero se si esclude Carrara nemmeno quelli tirrenici hanno dato il massimo, mentre la difesa ha messo insieme la bellezza di 20 errori, poco meno della metà di quelli dell´intera stagione. I play off confermano, sarà pure una banalità, che sono tutt´altra cosa. E così il sorprendente Parma della stagione regolare ha pagato l´inesperienza ma gli va dato merito di uscire a testa alta da questa semifinale. Mancava i play off da tempo, Gerali ha fatto un mezzo miracolo ma alla fine il pessimo rendimento del monte (pgl doppio rispetto al campionato) e qualche errore mentale soprattutto sulle basi hanno portato all´esclusione. Di certo i ducali hanno davanti un futuro roseo se saranno in grado di mantenere quanto di buono fatto quest´anno. E´ stata una serie all´altezza? In certi momenti francamente no, le gare in alcuni casi si sono trascinate "stancamente". E´ diventato tutto diverso venerdì sera, quando sotto di 5 a 1 Nettuno ha capito che per restare nella serie avrebbe dovuto ribaltare quella falsa partenza e non cadere nello sconforto. Questo ha fatto sì che Parma reagisse alla stessa maniera sabato, di fronte a un Giovanni Carrara che finora si è rivelato l´arma vicente oltre al box di battuta della Danesi. Ora c´è l´inedita finale con Grosseto, ma questa è un´altra storia.
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