Clamoroso! Mike Piazza si ritira dopo 16 anni di carriera

Dopo Los Angeles Dodgers, Florida Marlins, New York Mets, San Diego Padres e Athletics, è rimasto senza squadra dall’inizio del campionato 2008: ha così deciso di aprire un nuovo capitolo della sua vita – Che possa esserci un futuro nel baseball italiano?

nA quasi quarant'anni d'età, li compirà il prossimo 4 settembre, e considerato uno dei più grandi ricevitori e battitori nella storia della Major League Baseball, Mike Piazza ha annunciato ieri il suo ritiro dal baseball professionistico.n

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nA darne notizia è stato Dan Lozano, il suo agente, attraverso una dichiazione pubblicata sul sito Internet del New York Daily News. "A questo punto della mia carriera e dopo averne parlato con mia moglie, la mia famiglia ed il mio agente, sento che è giunto il momento di iniziare un nuovo capitolo nella mia vita. E' stato un viaggio entusiasmante e tutto ciò che ho fatto, lo devo a Dio, perché senza il suo aiuto, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Ho ricevuto la sua benedizione e l'abilità di poter giocare il più bel gioco del mondo ed è stato un sogno che si è avverato". n

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nPiazza, free-agent alla fine della scorsa stagione e che era ancora senza squadra dall'inizio del campionato 2008, l'anno passato ha vestito la casacca degli Oakland Atheltics con cui ottenuto una media battuta di .275 con 8 homeruns e 44 punti battuti a casa come designato in 83 partite. n

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nPer dodici volte Piazza è stato eletto catcher per la All Star Game, dieci consecutive dal 1993 al 2002, ed ha collezionato complessivamente ben 427 fuoricampo, 396 come ricevitore, un record assoluto per un backstop delle Majors. Ma non finisce quà: altre prestazioni stellari per Piazza nel box come la media battuta vita (.308) ed i 1.355 punti battuti a casa in sedici stagioni trascorse con i Los Angeles Dodgers (1992-98), Florida Marlins (1998), New York Mets (1998-2005), San Diego Padres (2006) e, appunto, Athletics (2007). E chissà se adesso Piazza saprà resistere alla tentazione del diamante, dedicandosi esclusivamente alla famiglia, o se valuterà opportunamente qualche posizione aperta come coach o dirigente. I rapporti con l'Italia sono ottimi. Ha vestito, orgogliosamente, la maglia della nazionale al World Baseball Classic del 2006. Che possa esserci d'ora in avanti un futuro ancora tinto d'azzurro per Mike? Sarebbe un indispensabile uomo da poter schierare, un ottimo testimonial per il movimento, oltre che uomo di grandi e indiscusse capacità tecniche da poter ingaggiare come "super-consulente". n

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nLa sua carriera cominciò nel 1988 con Los Angeles di cui fu la 62esima scelta. Si discusse parecchio su quel draft fortemente voluto dal manager dei Dodgers, Tommy Lasorda, come favore personale per il suo amico d'infanzia Vince Piazza, papà di Mike. Quando i Dodgers erano in trasferta a Philadelphia, Mike aveva infatti l'opportunità di trascorrere un pò di tempo nella clunouse e nel dugout dei Dodgers. D'altronde era cresciuto a pane e baseball, insieme al papà Vince, alla mamma Veronica, ai suoi fratelli Vince Jr., Danny, Tony e Tommy. All'età di 12 anni, Mike ebbe un allenatore personale, il grande Ted Williams (19 anni sempre con i Red Sox), che gli lanciava pallina nella gabbia di battuta posizionata nel giardino dietro la casa, a Norristown in Pennsylvania. n

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nNel 2005, anno in cui Piazza fu il nono giocatore più pagato della MLB con oltre 16 milioni di dollari, ha sposato a Miami la playmate di Playboy, Alicia Rickter e nel febbraio del 2007, a New York, Mike e Alicia, sono diventati genitori di Nicoletta Veronica Piazza. n

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n"E' stato uno di quei battitori che potevano cambiare la partita con un solo swing. E' stato certamente il più grande hitting-catcher contemporaneo, e probabilmente di tutti i tempi" ha commentato Tom Glavine, lanciatore dei Braves e suo ex-compagno nei New York Mets. n

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n"Last but not least, non posso salutarvi senza aver ringraziato i tifosi" ha detto Piazza. "Non posso ricordare un momento in cui non mi sono sentito abbracciato da ognuno di voi. Los Angeles, San Diego, Oakland e Miami, in casa on in trasferta, mi avete sempre supportato in tutti questi anni. Ma devo dire che il tempo trascorso con i Mets non sarebbe lo stesso senza i tifosi più calorosi al mondo. Uno dei miei momenti più difficili della mia carriera, è stato quando dovevo lasciare lo Shea Stadium e salutare. I miei rapporti con voi hanno fatto del periodo passato a New York il più felice della mia vita e per questo ve ne sarò per sempre grato". n

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Informazioni su Filippo Fantasia 683 Articoli
Nato nel 1964 ad Anzio (Roma) è giornalista pubblicista dal 1987. Grande appassionato di sport USA, e in particolare di baseball e basket, svolge a tempo pieno attività professionale a Milano come Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni con i Media italiani e internazionali presso importanti corporate. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate nazionali e locali tra cui Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Tuttosport, Guerin Sportivo, Il Tirreno, Corriere di Rimini, e con testate specializzate come Play-off, Newsport, Sport Usa, Baseball International e Tuttobaseball. In ambito radio-tv ha lavorato per molti anni come commentatore realizzando anche servizi giornalistici per diversi network ed emittenti quali Radio Italia Solo Musica Italiana, Dimensione Suono Network, RDS Roma, Italia Radio e Radio Luna. Ha inoltre condotto programmi e realizzato speciali legati ad importanti avvenimenti sul territorio per alcune televisioni locali. Nel 1998 ha ideato e realizzato il video "Fantastico Nettuno" dedicato alla conquista dello scudetto tricolore della squadra tirrenica di cui è stato per oltre un decennio anche capo ufficio stampa. Significative sono state anche le esperienze professionali negli USA, grazie agli ottimi rapporti instaurati con gli uffici di Media Relations di diversi club (in particolare dei Boston Red Sox) e con le redazioni dei quotidiani Boston Globe e Boston Herald che gli hanno permesso di approfondire i diversi aspetti legati alla comunicazione sui media del baseball professionistico americano. E' stato il primo Responsabile Editoriale di Baseball.it nel 1998, anno di nascita della testata giornalistica online, incarico che ha dovuto momentaneamente abbandonare per impegni professionali, tornando poi in seguito ad assumere il ruolo di Direttore Responsabile. Nell'ottobre del 1997, ha curato il primo “play-by-play” in diretta su Internet del baseball italiano durante le finali nazionali del massimo campionato. Nell'estate del 1998 ha fatto parte del team dell'Ufficio Stampa del Campionato del Mondo di baseball.

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