nE' sconsolato Benedetto Falcone, manager dei Warriors Paternò, al rientro dall'amara trasferta in Brianza. Alla fine della doppia sfida contro il Bollate, i siciliani si leccano le ferite per le sconfitte subite (5-2 e 6-3 sul diamante del comunale di Via Verdi). Bollate, team di tutto rispetto, ha fatto le sue oneste partite riuscendo a mettere in seria difficoltà il Paternò sin dai primi istanti di gara-1. n
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n"Due sconfitte evitabilissime, da attribuire in gran parte a nostre disattenzioni – confessa l'allenatore dei Warriors – Eravamo senza grinta, svuotati ed abbiamo preso l'impegno sotto gamba. Forse eravamo già appagati dalla buona prestazione contro l'Avigliana la settimana scorsa e così abbiamo sbagliato quasi tutto". n
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nPaternò, in gara-1, ha retto fino al terzo inning, poi il Bollate ha preso il largo. "All'ottavo avevamo la possibilità di rimettere tutto in discussione con le basi piene e alla battuta Sforza – afferma il giocatore Nino Russo – Purtroppo non è andata come doveva ed i padroni di casa hanno fatto un doppio gioco che ci ha tagliato le gambe". n
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nI siciliani a Bollate si sono presentati con gli uomini contati visto che Rizzo, Privitera e Novara sono rimasti a casa. "Ormai è una costante- prosegue il manager Falcone- senza alcuni elementi fondamentali sono stato costretto a schierare Lo Cascio in seconda base e Cibati in prima. Soprattutto in gara-2 ho dovuto riorganizzare radicalmente tutto il diamante, avendo Sforza che si è stirato, con Torres in seconda base e Sharp in campo con il dito dolorante". n
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