nDanesi Nettuno con i favori del pronostico, T&A San Marino come la squadra che non ha nulla da perdere ma sa di poter scrivere una pagina storica del nostro batti e corri. I motivi della finale scudetto che inizia questa sera al "Borghese" sono tutti qui. Certo, non si devono dimenticare le sfide a distanza sul monte e nel box di battuta, quella dei fratelli Imperiali, delle strategie di Ruggero Bagialemani e Doriano Bindi, del caloroso e presente pubblico nettunese con quello scarso dei Titani. I "numeri"? Già, i dati: quelli del Comitato nazionale classificatori sono aggiornati al 17 agosto, quando questa finale non si conosceva ancora. Nonostante la tecnologia a disposizione nel 2008 e il fatto che tutto sia comunicato in diretta i "numeri" di questa sfida, quelli che nel baseball rappresentano il sale di una presentazione, non ci sono. Qualcosa sarà successo se alla Fibs non li hanno aggiornati, pazienza. Andiamo sulla base dell'esperienza oltre che di quanto visto nel girone di semifinale. Parentesi: una formula che si è rivelata accattivante e ha convinto anche gli scettici.n
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nMonte di lancio: tre partenti senza problemi per la Danesi che con Cruz, Carrara e Richetti ha ormai una rotazione certa da tempo. Se qualche perplessità c'è è proprio sulla tenuta di Carrara e soprattutto su quanto possono fare i tanti, ma con prestazioni alterne, rilievi. La Danesi non avrà Arias per la finale ma può contare in gara uno su Florian, quindi sui vari Costantini (ottima la "salvezza" contro Bologna), Pezzullo, Masin e Salciccia. Dalle loro braccia in caso di necessità dipenderanno molte cose. Dal canto suo la T&A ha per la gara degli stranieri un terzetto niente male, quindi è più temibile in gara 1, 4 ed eventuale 7 grazie al partente Estrada e ai rilievi Figueroa e Looney. In semifinale il crollo del primo ha fatto sì che Nettuno dilagasse. Per quanto riguarda gli altri lanciatori Bindi deve fare i conti con la "tegola" Nyari. L'infortunio a un pitcher capace di sbrogliare più di qualche matassa deve far rivedere i piani e "accorcia" un monte già non molto fornito e dove Martignoni, Tonellato e Lucena devono dare più del massimo per contrastare l'attacco nettunese. n
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nBox di battuta: qui ci si può aspettare di tutto, la Danesi è una squadra di "bombardieri" e dal primo al nono uomo del line-up guai a perdere la concentrazione per i lanciatori. L'accoppiata Camilo- Peppe Mazzanti per i fuoricampo, il "ritrovato" Duran, gente come Schiavetti, Tavarez e compagnia al momento opportuno colpiscono sempre. Dal canto suo la T&A ha avuto in tutta la stagione regolare e nel girone di semifinale un apporto decisivo proprio dai battitori, con De Biase, Vasquez e Buccheri su tutti.n
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nStrategia: al contrario del passato Nettuno, forte anche di uomini più "svegli" da questo punto di vista, ha nella corsa sulle basi un'arma in più. Restano negli annali le grandi rubate della gara con Grosseto quando Ugueto e Duran beffarono i maremmani. Di velocità non si può parlare a San Marino, dove tra l'altro De Biase deve fare i conti con qualche acciacco fisico. Sempre per la strategia Bagialemani come Bindi sono ormai talmente esperti da sapere che mettere fieno in cascina appena si verifica l'opportunità è fondamentale. Lo dimostrano i bunt chiamati quando c'è stata la necessità e che spesso si sono rivelati fondamentali.n
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nPubblico: il calore di quello nettunese è risaputo. C'è voglia di riscatto in riva al Tirreno, tira un'aria nuova e diversa che va dal cambiamento di amministrazione comunale dopo i noti fatti legati allo scioglimento del consiglio alla medaglia d'argento a Pechino di Francesco D'Aniello. Si vuole continuare a stupire, a vincere, a riappropiarsi dell'essere nettunesi senza vergogna. E' un pubblico, però, anche molto esigente e che non va deluso. San Marino non ha questa tradizione ma nemmeno può essere spinta nei momenti decisivi da chi il baseball ce l'ha nel sangue e almeno una volta nella vita, prima di sedersi al "Borghese", ha preso in mano una pallina e provato a fare uno swing.
nSi parte alle 21, con l'impressione che la serie sarà lunga e che vedremo del buon baseball. n
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