Quattro ball consecutivi su Igor Schiavetti, al 10° inning con basi cariche e zero fuori, e con la difesa tutta dentro. E quando si dice dentro, parliamo anche di un esterno spostato in diamante per coprire più spazio possibile in caso di rimbalzante. E' terminata cosi, tra mille emozioni, garadue delle finali scudetto. Stavolta con la vittoria per 4-3 della Caffè Danesi Nettuno, in rimonta su una T&A San Marino mai doma e sorretta da un Da Silva che per sette riprese l'ha fatta vedere veramente poco all'attacco di casa. Dall'altro fronte, Carrara resta su per otto riprese complete prima di lasciare la pallina a Marco Costantini, risultato il vincente. Uno striscione, "I presuntuosi non vincono", ammoniva il Nettuno sulla sconfitta della sera precedente. Ma la Danesi è contratta e prima del sesto inning ha una sola buona occasione per segnare. Al terzo singolo di Imperiali e doppio di Ambrosino, il corridore viene fermato in terza e né Duran né Ugueto riescono a spingerlo a punto. Al secondo attacco invece, con basi cariche e uno fuori Albanese toccava in doppio gioco togliendo le castagne dal fuoco a Carrara. Al quarto attacco Camilo riceve quattro ball, arriva in seconda su rubata ma poi si fa eliminare su pick off.Sembra una serata stregata, perché al sesto Carrara commette l'unico errore della sua serata. Con due fuori concede una base (peraltro abbastanza contestata) a Vasquez e poi De Biase gliela spedisce lontano a sinistra. 2 a 0 per gli ospiti. Cambio campo e ancora Ambrosino, il giovane esterno in campo a causa dell'infortunio a Leo Mazzanti, che apre la ripresa con un singolo a destra, arriva in seconda su rubata e poi, con due fuori, a punto su singolo di Camilo. Al settimo Da Silva comincia a calare, ma il Nettuno spreca ancora. Con uno fuori singoli in sequenza di Schiavetti e Parisi, poi Renato Imperiali batte in doppio gioco e nell'azione si infortuna. Si parla di strappo al quadricipite e le sue finali, a meno di miracoli, sono terminate in quell'azione. All'ottavo San Marino allunga ancora.
Doppio a sinistra di Matamoros, Buccheri eliminato in diamante, singolo di La Fera e con corridori agli angoli Vasquez tocca un doppio al centro. Matamoros va a punto, mentre La Fera viene eliminato a casa base 8-4-2 su assistenza dell'esterno centro e taglio del seconda base. Sarà probabilmente la vera giocata chiave del match, De Biase poco dopo è il terzo eliminato.
All'ottavo turno nettunese il pareggio. Ambrosino, ancora lui, effettua un bunt a sorpresa che coglie la difesa impreparata e si tramuta in un singolo. Duran tocca un triplo sulla recinzione ed entra il 3 a 2. E' il momento del cambio, entra Orta che costringe Ugueto a battere in diamante per il primo out, base intenzionale a Camilo e con corridori agli angoli lancio pazzo per il pareggio. Peppe Mazzanti viene passato in base, ma poi la spinta si ferma lì perché sia Tavarez (impiegato in seconda base dopo l'uscita di Imperiali) che Schiavetti alzano due facili pop. Tempo di cambi sul monte anche per la Danesi, entra Costantini che chiude letteralmente le porte agli ospiti. Sei uomini affrontati e sei eliminazioni. Dall'altro fronte, al nono, i padroni di casa si trovano con il punto del pareggio in seconda ma ancora Ugueto non va oltre una semplice volata in diamante. La Danesi conquista la vittoria al decimo. Subito base a Camilo, quindi errore di tiro del lanciatore su un bunt mal riuscito di Peppe Mazzanti. Quella che poteva essere addirittura una palla da doppio gioco si tramuta in corridori agli angoli e zero fuori. A questo punto Bindi decide per passare in base Tavarez e mandare in pedana Marrone, con basi cariche e zero fuori. Il resto lo abbiamo già detto, quattro ball consecutivi e la serie è di nuovo in parità.
"Sono partite in cui è necessario il massimo della concentrazione – dice Bindi – abbiamo pagato un errore che poteva prolungare la partita. Certo che l'assenza di Nyari si fa sentire, ma adesso dobbiamo cercare di vincere con quelli che abbiamo. In garatre il partente sarà Martignoni, che ha una buona tradizione nelle partite contro il Nettuno". Bagialemani dovrà fare i conti anche lui con due assenze importanti. "Sapevamo che la serie è equilibrata, mi stupisce che si poteva pensare il contrario – dice – la giocata chiave del match è stata quell'eliminazione a casa all'ottavo. Se fossero andati avanti di tre punti sarebbe stata dura, soprattutto per il morale". Contentissimo Giovanni Carrara, soprattutto a fine partita. "Sono professionista da 24 anni, e do sempre il meglio per la maglia che indosso. E' la prima volta che lancio otto riprese quest'anno, ma era fondamentale il massimo sforzo, anche perché sotto per 2 a 0 sarebbe diventata difficile. Il San Marino è una formazione difficile perché piena di veterani, ogni errore viene punito come nel mio caso con il fuoricampo di De Biase".
La chiusura la lasciamo con l'ultima riflessione sull'eroe di giornata. Il giovane Paolino Ambrosino. Si è ritrovato titolare proprio durante le finali, ha ripagato la fiducia con un 3 su 4 decisivo, così come i due punti messi a segno dei quattro totali della sua squadra. Con Renato Imperiali out c'è un altro protagonista della linea verde proveniente dall'immenso settore giovanile nettunese che può animare questa serie scudetto. E la cosa non può che far piacere.
Gara-2: interviste a Bagialemani, Carrara, Ambrosino, Bindi e De Biase |
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