Prima la pioggia, poi due sconfitte. Gli ex-campioni del Kinheim avevano schierato David Bergman come partente di gara-3 nelle Holland Series, dopo tre giorni di recupero. Ma, contro gli Amsterdam Pirates, il miglior lanciatore del Corendon era stato subito "battezzato" con 4 valide ed altrettanti punti già nella prima ripresa. E non è andata per niente meglio ai tre rilievi. Un ko pesantissimo (12-0) e sweep degli Amsterdam Pirates (3-0). Un giorno da ricordare, l'8 ottobre 2008, per Rikkert Faneyte, ex-esterno dei San Francisco Giants e debuttante manager sulla panchina dei Pirates. Primo titolo al primo tentativo.
Battuto dai Pirates dei Paesi Bassi, sono altri "Pirati", quelli però di Romagna, ad inseguire ora David Bergman. Il lanciatore è stato infatti contattato dalla dirigenza della Telemarket che gli ha offerto un contratto per giocare nel 2009 in Italia. Non solo: Bergman è stato "corteggiato" anche dalla T&A San Marino attraverso Seth Lafera, ex-Neptunus Rotterdam, per poter andare a rinforzare il monte dei Titani. Per diversi motivi, pare sia di natura finanziaria che sportivi, Bergman ha però rifiutato le proposte provenienti dall'Italia.
Ciò che è accaduto per il lanciatore del Corendon Kinheim è solo la punta di un iceberg italiano arenatosi sulle spiagge olandesi. Secondo una nostra rapida indagine, quasi tutti i giocatori della nazionale olandese sarebbero stati contattati da club della Italian Baseball League. Fra i nomi più noti figurano l'interno Percey Isenia, l'esterno Eugene Kingsale, i lanciatori Rob Cordemans e Diegomar Markwell, tutti partecipanti alle Olimpiadi di Pechino 2008. Le cinque più grandi società della Hoofdklasse si sono riunite per confrontarsi su questo fenomeno che vede i club italiani pronti a sedurre i campioni olandesi: gli ultimi ad approdare nel Bel Paese furono Win Remmerswaal e Eddy Tromp che esordirono rispettivamente a Parma e Firenze negli anni ‘80.
David Bergman si è classificato al secondo posto nella classifica della media PGL al termine della stagione regolare olandese con 1.42, dietro Rob Cordemans con 0.86, fuoriclasse dello Sparta/Feyenoord.
Bergamn in gara-3 delle Holland Series, la sfida che ha regalato il titolo a Faneyte ed ai Pirates, era opposto al lanciatore canadese Ryan Murphy che aveva concluso con una media stagionale di 3.89 e solo al 23esimo posto. Nella gara che doveva permettere al Kinheim di allungare la serie (era sotto 2-0, al meglio delle 5), Murphy ha brillato per 6 riprese, aiutato anche da un vantaggio di 4-0 ottenuto con un fuoricampo del designato Fausto Alvarez, più due singoli e un doppio nella prima riprese. Murphy è stato poi eletto MVP, mentre Bergman è stato sostituito nella seconda ripresa dopo un punto forzato concesso allo stesso Alvarez (basi piene e 5-0).
Come detto, niente da fare per i suoi rilievi Duko Jansen e Nick Veltkamp. Un tremendo ed inaspettato shut-out (12-0) in sole sette riprese. E adesso la capitale del baseball olandese è Amsterdam. Dopo due anni al vertice con il Corendon Kinheim, il manager Ben Thijssen lascia la società di Haarlem, dove l'ex-lanciatore ed attuale coach, Eelco Jansen, prenderà il suo posto.
Amsterdam è in festa per il titolo vinto: Rikkert Faneyte, 39 anni, ex-Major a San Francisco e Houston (1993-1996), ha debuttato e vinto come manager. Ispirato dal presidente John Witte, Faneyte ha accettato la posizione nell'anno in cui il suo ex-compagno di nazionale e in Major, Robert Eenhoorn, aveva deciso di lasciare l'incarico alla guida del Neptunus e della nazionale olandese.
Introverso ma vincente in campo, Rikkert Faneyte è cresciuto molto nel dug-out dei Pirates. Quest'anno la sua squadra, l'L&D, aveva avuto un inizio modesto ma aveva accelerato durante il corso della stagione regolare fino a raggiungere il terzo posto. Nei play-off, contro il Neptunus, aveva dovuto faticare fino a gara-5 per guadagnare le Holland Series dopo 18 anni. Con Faneyte in squadra i Pirates avevano conquistato i titoli nazionali nel 1987 e nel 1990.
Faneyte quindi come manager esordiente e vincente contro Thijsen che è in partenza. Faneyte che spinge e carica i suoi Pirates. Come successo in gara-1: erano andati sotto 2-0, al secondo inning contro Kinheim, in concomitanza con l'infortunio della loro stella olimpica Sidney De Jong, da quel momento però poi si sono ripresi, hanno recuperato e pareggiato e non sono mai più andati in svantaggio in partita e nella serie, nonostante l'assenza di De Jong.
I Pirates hanno vinto 4-3 gara-1 ad Amsterdam, 6-3 gara-2 ad Haarlem e 12-0 ad Haarlem nella terza ed ultima sfida. I Pirates hanno cancellato ogni statistica stagionale. Kinheim batteva i Pirates in diverse graduatorie, Ryan Murphy era solo 23esimo nella media PGL, ma è stato assolutamente decisivo per beffare Kinheim concedendo solo due valide in quella che è stata la terza vittoria. Terzo titolo per gli Amsterdam Pirates, dopo 18 anni di attesa. Rikkert Faneyte? C'era allora e c'è ancora adesso.
Commenta per primo